Bojan Janic, oggi 38nne, è stato un buonissimo giocatore all’inizio degli anni 2000. Con la maglia della Jugoslavia prima e della Serbia poi, è stato un fiero rivale degli Azzurri. E’ venuto in Italia dove ha giocato quattro campionati con 4 maglie diverse: Ferrara, Vibo Valentia, Santa Croce e Verona. La sua carriera in campo ufficialmente si è conclusa nel 2019 e poi in questa stagione si è seduto su una panchina importante come quella del Partizan Belgrado. Ma il destino ha voluto che a causa del covid, i suoi ragazzi avesso bisogno di un aiuto extra, al loro fianco sotto rete. E così è tornato a ricevere, servire e schiacciare.
“Questo è il mio quarto ritorno. Non lo avevo pianificato, ma le circostanze erano tali che non avevamo abbastanza atleti per giocare e non potevamo rimandare le partite o per giocare. Non potevamo nemmeno ingaggiare nessuno. La mia carriera da allenatore è all’inizio. Non sono una persona che si è costruita lavorando con le categorie più giovani. D’altra parte, ho una grande esperienza di gioco, quindi è più facile per me fare alcune cose sul campo. Sono consapevole che devo imparare a lavorare quando non sono in campo. Il mio problema è che sono troppo competitivo ed è difficile rinunciare a scendere in campo da fare adesso. Penso che accadrà solo quando il mio corpo mi tradirà completamente, quando non potrò salire al primo piano, allora mi verrà in mente che sono solo un allenatore…”