Angel Dennis, oggi 43nne ha esordito con la Med Store Macerata in A3 siglando ben 38 punti. Adesso è intenzionato a giocare una nuova “partita”: lui è cittadino italiano e vuole che gli sia riconosciuto anche a livello sportivo. La situazione del grande attaccante dei Caraibi è spiegata all’avvocato maceratese Renato Fortuni in una intervista con Lorenzo Monachesi per il resto del carlino ed.Macerata: “Nel torneo di A3 c’è il limite di un solo giocatore comunitario in campo, e se non dovesse cambiare lo status (da comunitario a italiano), Dennis diventa meno appetibile sul mercato e si prospetta una discriminazione”. A Dennis è stato riconosciuto il “Fivb Umbrella”, quando in Belgio scappò dal ritiro della nazionale cubana, e così nel tempo è stato possibile tesserarlo come comunitario. In questi mesi la pratica sta rimbalzando tra Fipav, federazione cubana e Fivb. La nazionalità sportiva è data dal Paese dove è stato effettuato il primo tesseramento: “Il giocatore vuole essere tesserato come italiano e alla Fipav è stata presentata la domanda… Abbiamo il consenso delle Federazioni italiana e cubana. Ma la Fivb, secondo una sua interpretazione del regolamento da noi contestata, chiede che ci sia un certo periodo di residenza nel territorio in cui ha sede la federazione dove si intende giocare. Per la federazione internazionale non c’è questo requisito, noi siamo di tutt’altro parere. Siamo in attesa che venga riconosciuto il tesseramento del giocatore come italiano o di ricevere per iscritto le motivazioni per cui ciò non avviene. Dennis ha giocato solo una gara con la Med Store firmando 28 punti: lui fa la differenza in A3 ma si sente discriminato come lavoratore, perché ciò gli restringe le possibilità di trovare squadra potendo ogni società schierare al massimo uno straniero. Qualora la negazione del tesseramento come italiano dovesse persistere, l’atleta è determinato a rivolgersi alla magistratura”.