“Sono brasiliano dentro di me. Il Brasile è stato il paese che ho scelto e non me ne pento” parole di Yoandy Leal in una video-intervista rilasciata a playoffmagazine.com, ha riassunto la sua esaltante carriera: iniziata a Cuba, abbandonando da vice campione del mondo il suo Paese; proseguita con tante vittorie con il Sada Cruzeiro e poi in Europa con la Cucine Lube. Confessando il grande sogno olimpico con la maglia verdeoro.
GRANDI SQUADRE – “Ho avuto la fortuna di poter giocare in grandi squadre, penso di essere un giocatore di alta qualità. Voglio sempre giocare per vincere, se non hai quella mentalità ti sbagli. Abbiamo una grande squadra con grandi giocatori nella Lube e speriamo di poter vincere un titolo quest’anno”.
LE MIE MOTIVAZIONI – “Questo è ciò che mi rende sempre competitivo, il giorno in cui un giocatore sente che è finita, se non trovi la motivazione dentro, devi fermare la gara. Mi sento bene, sto giocando ad alto livello di pallavolo, ho fame di vincere sempre le cose. Il mio sogno è salire sul podio di un’olimpiade.
IO E JUANTORENA SIAMO FRATELLI – “Ho giocato per molti anni in Brasile, ho vinto praticamente tutti i titoli in cui gareggiamo, tre o quattro volte. La decisione è stata che dovevo fare un salto di qualità nella mia carriera, sappiamo che il campionato italiano è uno dei più forti al mondo. Penso che la mia decisione sia stata quella di mostrare il mio talento, di confrontarmi dove sono oggi. Ho avuto la fortuna di poter giocare in una grande rosa, con grandi giocatori. È sempre bello stare con gli amici, perché puoi parlare, capirti meglio, questo aiuta molto. Sono amico di Juantorena, più di Simón, diciamo che siamo fratelli. Questo aiuta molto a crescere individualmente e collettivamente”.
IL BRASILE VALE UNA MEDAGLIA – “Non penso che dovremmo pensare solo a vincere. Dobbiamo fare un buon lavoro, approfittare prima delle Olimpiadi per far crescere di più come gruppo. Possiamo entrare come una delle favorite. L’anno scorso in World Cupa abbiamo dimostrato di essere una squadra forte, ma dobbiamo dimostrarlo in campo. Abbiamo grandi giocatori, possiamo lottare per una medaglia. Questa deve essere la mentalità”.
PRIMO EXTRA BRASILIANO – “Era una situazione possibili, mi è piaciuto poter far parte della seleçao, che ha accettato la mia domanda. Ma è stato qualcosa di molto complicato, a causa della politica che hanno in nazionale. All’inizio è stato difficile, perché alcuni giocatori non erano d’accordo sul fatto che facessi parte della nazionale. La maggior parte è d’accordo, ma quella situazione si crea sempre. Dal momento in cui sono arrivato, era già diverso. Tutti mi hanno trattato bene, non c’era indifferenza, al momento sono entrato nel gruppo, mi trovo bene con tutti, sono amico di tutti i giocatori. Sono felice di essere in nazionale e di ottenere trionfi e di avere questa possibilità di dimostrare che merito di essere in squadra”.
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