(Andrea Gardina per iVolleymagazine.it) Sono arrivati ad un totale di 46 consecutivi i successi di un Imoco Conegliano che sembra non volersi più fermare dallo scrivere le pagine del libro dei record. Abbiamo parlato della forza del club trevigiano in una chiacchierata a 360 gradi con la centrale Raphaela Folie, ormai da tanti anni personaggio del volley italiano a tutto tondo.
Quali sono gli ingredienti del successo di questa armata invincibile?
Innegabile che il livello sia altissimo.
“Mi viene da dire che alla fine combaciamo tutte. Abbiamo elementi di grandissimo spessore come Paola (Egonu) che, secondo me, è attualmente l’attaccante più forte al mondo, o Asia (Wolosz) che nel suo ruolo di palleggiatrice ha davvero poche eguali, ma penso sia comunque merito di tutta la squadra”.
Il campionato sembra quasi essere diventato poco più di una formalità.
“Ci sono ottime squadre come Monza, che non abbiamo affrontato al completo, e Novara che all’andata non ha giocato come forse ci aspettavamo e sono curiosa di rivedere nelle prossime settimane, e poi purtroppo anche sempre la variabile di una stagione con tutta questa incertezza legata al Covid che speriamo non porti a conseguenze negative come nell’ultima annata”.
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La Champions e la carriera
“Stiamo facendo molto bene e di fatto abbiamo tutte una gran voglia di rifarci dell’ultima finale persa con Novara, arrivata dopo averle battute praticamente sempre ed aver mancato poi proprio l’appuntamento più importante. È sicuramente l’obiettivo a cui aspiriamo: cercare di arrivare in finale e poi giocarcela. Anche qui non mancano le preoccupazioni, visto che siamo praticamente l’unica squadra che finora è stata risparmiata dal coronavirus e il pensiero che possa capitare prima dei quarti o delle semifinali è angosciante. Per questo stiamo seguendo tutte le regole in maniera più rigida possibile proprio perché non vogliamo rischiare possa succedere qualcosa in vista di un appuntamento tanto importante e a cui tutte noi teniamo”.
Come giudichi la tua carriera fino a questo punto?
“Sono soddisfatta di tutto quello che sono riuscita ad ottenere, dei molti traguardi sportivi, di aver indossato la maglia dell’Italia, dei trofei e ora sicuramente sarebbe bello poter arrivare a conquistare appunto anche la Champions League. Se mi guardo indietro, penso di essere arrivata dopo altri sport alla pallavolo quasi per caso e non ho mai avuto una formazione metodica e regolare, non sono mai passata per la trafila del classico Club Italia o simili, quasi non sapevo fare un bagher, però poi qualcosa dentro si è mosso e forse l’unico aspetto negativo di tutto questo percorso sono stati gli infortuni”.
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Gli infortuni e la vecchia amica
Le tue stagioni recenti sono state purtroppo, infatti anche scandite da diversi stop, un aspetto che magari nella vita di un atleta professionista si deve mettere in preventivo. Contro Monza il rientro dopo 4 mesi e mezzo di assenza e il campo testato prima solo in occasione delle sfide di Supercoppa a Vicenza, condito da 12 punti marcati.
Proprio con Myriam Sylla c’è un rapporto speciale.
“Siamo amiche da molto tempo e siamo state compagne sin da Bergamo. Abitiamo tutte nello stesso piano degli alloggi messi a disposizione dal club e con lei e Paola passiamo anche molto il tempo in compagnia, soprattutto in questo periodo di pandemia, sempre testate regolarmente ma cercando di passare il tempo cucinando, guardando magari qualche serie o partita, scherzando assieme o altro. Siamo purtroppo anche come detto state accomunate dalla sfortuna per gli infortuni, ma speriamo di aver dato ormai e di poter guardare avanti”.
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Tokyo: la mia prima e unica Olimpiade
“È la speranza di tutte e in primis quella che si possano disputare vista la situazione attuale. Quotidianamente di confrontiamo per vedere se è uscita qualche notizia in merito su possibili annullamenti o altro. Per un’atleta credo sia il massimo e sarei davvero dispiaciuta non ci dovessero essere. L’obiettivo è naturalmente quello di fare di tutto per poter essere nel gruppo azzurro, anche perché potrebbe essere la mia prima ed unica Olimpiade e sarebbe davvero una grandissima soddisfazione”.
Foto in evidenza di Roberto Muliere