Si parte dal sorteggio di Champions, passando per una analisi della stagione e le aspettative per il gran finale che sta arrivando, sino ad arrivare a guardare il futuro. Questi gli argomenti affrontati da Diego Mosna in una intervista con il Corriere del Trentino.
SORTEGGIO CHAMPIONS – “Poteva andare peggio anche se tutte le squadre che arrivano a questo livello sono temibili. Berlino però fa meno paura di altri avversari… In Europa non abbiamo mai perso una partita pur giocando contro avversari a volte meno forti di quelli che incontriamo in Italia. Non dimentichiamo che le sfide europee sono state la chiave di volta del cambiamento che ci ha permesso di avviare il ciclo vincente”.
INSUCCESSO DOLOROSO – “La Champions League ci fa dimenticare l’insuccesso doloroso di Coppa Italia. Sappiamo che ci sono squadre straordinariamente forti che, se in giornata positiva, si rivelano ostacoli insormontabili per tutti. Non è sempre colpa di chi perde. Civitanova e Perugia giocano insieme da tanto tempo, noi abbiamo grande volontà ma necessariamente meno esperienza… Avevamo l’obiettivo di chiudere nelle prime quattro per poter giocare le sfide decisive di playoff in casa, anche se temiamo di doverlo fare senza pubblico. Lo considero un piccolo grande successo”.
BATTERE PERUGIA E CIVITANOVA – “La voglia è grande così come la consapevolezza della forza degli avversari. Li abbiamo già superati entrambi nei mesi scorsi quindi sappiamo di essere in crescita. Penso che l’Itas non abbia ancora espresso tutto il suo potenziale: sfrutteremo questi giorni per rifiatare ed allenarci per un finale di stagione da protagonisti”.
DIRITTO DI VINCERE – “I ragazzi avrebbero diritto di vincere: fatiche e impegno non sono mai mancati. Lo meritano tutte le componenti di questa società, i nostri tifosi e gli sponsor che ci sono affianco. Chiunque lavori per Trentino Volley è un elemento essenziale perla vittoria”.
FUTURO SENZA PUBBLICO? – “Assolutamente no. Ci sono mancati il magnetismo e l’entusiasmo dei nostri tifosi. Anche a livello economico non so se riusciremo ad affrontare un’altra annata a porte chiuse o con ingressi limitati. Non so quale società possa riuscirci. Ci mancano certezze sotto ogni punto di vista: l’unica luce in fondo al tunnel sarebbe stata rappresentata da milioni di vaccinati che purtroppo non ci sono. Ora però non voglio pensarci, desidero soltanto finire al meglio la stagione”
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