Con la partecipazione alla quarta Olimpiade, Vladimir Alekno concluderà la sua importante e vincente carriera di allenatore, con lo Zenit Kazan e la nazionale russa ha vinto quasi tutto quello che c’era da vincere: Giochi Olimpici compresi.
La carriera di tecnico iniziata nel 1999 in Francia alla guida del Tours (nell’ultimo anno in cui ha schiacciato sotto rete, carriera di giocatore che lo ha visto in campo anche in Italia ad Asti e Spoleto) si concluderà sulla panchina dell’Iran di cui è venuto ct nel novembre 2020.
Dei suoi programmi immediati ha parlato in una lunga intervista video (con sottotitoli in inglese) pubblicata sul canale youtube dello Zenit Kazan. Intervista registrata nel mese di gennaio, ma pubblicata soltanto questa settimana per un preciso accordo con la Federazione Iraniana.
CT DELL’IRAN – “L’idea di partecipare alla quarta Olimpiade della mia carriera è emozionante. Quando è apparsa l’opzione di guidare l’Iran in preparazione per i Giochi, quella era la motivazione principale. Le Olimpiadi sono il sogno finale non solo per tutti i giocatori, ma anche per qualsiasi allenatore. Questa è un’atmosfera molto speciale. Se dico che il fattore economico non era affatto importante, sto mentendo. Anche questo è importante. È stata fatta un’offerta degna, che ho accettato”
POLEMICA CON SPERAW – L’allenatore Usa John Speraw aveva detto nei mesi scorsi che la scelta di Alekno non era la migliore per l’Iran, perché il suo modo di allenare non si addice allo stile della pallavolo dell’Iran: ha detto lo scorso autunno che Alekno non era l’opzione migliore per l’Iran: “Ho letto che l’Iran non è per un allenatore russo e che darò dei carichi di lavoro incredibili. Consiglierei all’allenatore americano di concentrarsi sulla sua squadra. Come lavorare con la nazionale iraniana, lo scoprirò senza di lui. Ovviamente l’Iran non ha le stesse capacità fisiche della Russia. La squadra ha una pallavolo più variabile e veloce, che si realizza grazie a Marouf (che Alekno ha allenato a Kazan ndr). Lavoreremo, non c’è altra pillola miracolosa per ottenere il risultato”.
NATIONS LEAGUE – Sarà la Vnl dove Alekno valuterà e sceglierà la squadra per Tokyo. Alekno ha anche sottolineato che il suo assistente, l’italiano Tomaso Totolo, sta osservando e valutando i tanti atleti iraniani che giocano nei campionati europei. Il tecnico 45nne ha anche paventato l’ipotesi, se il suo Zenit avanzerà sino alla finale di Champions (se passa i quarti in semifinale giocherà contro Zaksa o Civitanova) di opsitare a Kazan la nazionale iraniana per iniziare la preparazione. Altrimenti andrà lui in Iran dopo la fine del campionato russo.
RIVALE PRINCIPALE – “Il principale rivale dell’Iran è la nazionale iraniana. Devi capire te stesso, condurre un’analisi. I recenti risultati non indicano il valore degli iraniani. La Final Six della VNL non è il risultato che stanno sognando. Un allenatore che promette risultati è per me un ciarlatano, ma puoi promettere di fare il massimo possibile per ottenere un risultato, prepararti nel miglior modo possibile per ogni avversario. Affronteremo questo passo dopo passo…”
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