(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) Dopo Perugia, Civitanova. Nel giro di 24 ore o poco più le due big del volley di casa nostra (e non solo) sono cadute in maniera netta e fragorosa, mettendo in pericolo il loro cammino in Europa uno dei grandi obiettivi di questa complessa stagione.
La sconfitta della Cucine Lube in casa contro lo Zaksa è stata netta ed inattesa, ma solo una puntata di una storia di questo mese in cui Juantorena e compagni hanno trovato tante difficoltà ad esprimersi al loro livello consueto. Dopo il successo in Coppa Italia la squadra di De Giorgi, non ha più fatto vedere il suo gioco potente e inarrestabile che aveva esaltato la società e i tifosi (anche ieri purtroppo costretti a tifare e soffrire davanti alla tv).
Nikola Grbic allenatore dello Zaksa che sta dominando la Plusliga conosce bene le squadre italiane ed ha preparato al meglio la gara e messo a nudo i punti deboli di una squadra che è parsa meno concreta di quanto sia nelle sue caratteristiche. Il match è stato solo apparentemente combattuto, il gioco della Lube non ha funzionato, la difesa dei polacchi lo ha sterilizzato e bloccato.
C’è da capire del perché questo sia successo, del perché questa grande macchina da pallavolo di Civitanova non stia facendo vedere il suo indiscutibile valore in occasioni ravvicinate. L’analisi più semplice ci porta a dire, che dopo una annata senza sosta, cominciata in estate con una preparazione lunga e forse esagerata, proseguita con uno stressante serie di gare intervallate da stop dovuti al covid (che fortunatamente ancora non ha colpito i ragazzi biancorossi) e da frettolosi e continui recuperi di calendario, si è improvvisamente fermato con 15 giorni senza gare e forse eccessivo rilassamento. Non fisico, ma nervoso: il più difficile da superare.
La Lube ha tutte le possibilità di rimettersi nella giusta carreggiata, magari unendo alla sua forza il fatto questa volta positivo di non dover giocare in uno di quei palazzetti polacchi gremiti di passione ed entusiasmo. Noi siamo certi che non lascerà nulla d’intentato per riuscirci.
