La Banca Valsabbina Brescia è retrocessa al termine di una stagione assolutamente incolore. Solo 2 vittorie nelle 23 gare giocate sinora. In campo si è vista una squadra prima con Mazzola e poi con Micoli vogliosa di giocare, ma incapace di mettere 3 parziali dello stesso livello in una gara. La cosa non deve stupire, perché la pallavolo purtroppo è così, soprattutto in campo femminile, dove da un anno all’altro può con le tante trasformazioni una squadra può esaltarsi o crollare.
Ma se i risultati del campo rientrano nella sfera di qualsiasi disciplina ci hanno lasciato profondamente “stupiti” le dichiarazioni che riempiono in questi giorni i media, dopo la discesa in A2, del gm del club lombardo Catania, che parlano esclusivamente di come poter continuare a stare in A1 anche a dispetto delle vittorie e delle strade da percorrere per riuscirci: “Vogliamo assolutamente rifare la categoria – scrive Francesca Marmaglio su il Giornale di Brescia – e le modalità potrebbero essere tre. L’annullamento delle retrocessioni non voluto fino a ora da qualche club, ma che è stato un provvedimento preso da tutto il resto del volley italiano. Il ripescaggio se qualcuno dovesse rinunciare all’iscrizione nella massima serie. La compravendita del titolo”.
Foto di Pierangelo Gatto