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Pallavolo SuperLega – Dragan Travica: “In squadra c’è un rapporto davvero pulito, ma nell’atmosfera Perugia ci sono delle tensioni”

Dragan Travica è stato uno dei protagonisti della puntata di ieri sera di “After hours”, la trasmissione in onda sul canale youtube della Lega Maschile, condotta da Andrea Zorzi ed Andrea Brogioni. Il Drago con la schiettezza che lo caratterizza, ha parlato dei rapporti “anche troppo” buoni esistenti nel gruppo squadra, ma ha ammesso l’esistenza di tensioni fuori dallo spogliatoio all’interno della Sir Safety.
“Quando si parla di Perugia negli ultimi mesi si è sempre parlato di molto nervosismo, grande stress… C’è stato romanzato un po’ troppo sopra oppure c’è qualcosa di vero?
“In spogliatoio e in squadra c’è un rapporto davvero pulito, sano. Non so a cosa vi riferiate, ma a questo punto credo al piccolo battibecco che abbiamo avuto io e Leo (Leon ndr) in gara 2. Voi siete stati grandi giocatori e sapete che in situazioni di tensione ci possono essere dei piccoli battibecchi inerenti al gioco, io e Leo abbiamo risolto dopo trenta secondi e confermo quello che ha detto Max (Colaci ndr), tante volte siamo anche troppo buoni tra di noi, ci vogliamo tra virgolette “anche troppo bene”, ma credo che sia una caratteristica di questo gruppo proprio perché ci sono state tante tensioni, non tra i giocatori, siamo riusciti ad andare aventi, a remare tutti verso la stessa  direzione, a stringere ancora di più il cerchio, a cercare di pensare di giocare il meglio possibile, a lasciare tutto sul campo e l’abbiamo sempre fatto. E’ vero che all’interno dell’atmosfera Perugia ci sono delle tensioni, credo che siano evidenti, non dico una bugia non ammettendolo ma non sono assolutamente all’interno dello spogliatoio, anzi”
Vital Heynen è il primo a dire “Io non sarò mai un allenatore normale, sono fiero di essere strano e diverso” è più strano di quanto ti immaginavi?
“Si, sinceramente non è che avevo chissà che aspettative di stranezza prima di cominciare a lavorare con lui, diverso dipende sempre da cosa voglia dire, tante volte diverso è peggio, alcune volte diverso è avere pazienza per cercare di capire, di entrare nella stessa linea d’onda di un’altra persona che fa parte del gruppo, a volte può essere una cosa negativa però non è stato tanto la sua diversità dal punto di vista lavorativo, professionale, che mi ha messo in difficoltà, ognuno è fatto a modo suo, ho incontrato anche tantissimi giocatori “strani”, ho tantissimi amici “strani” ma credo che come tutti facciano parte di cose belle o meno belle di ogni carattere, però è stato un anno lungo, pieno di tensioni, ovviamente ci ha aiutato a fortificare il gruppo, questa tensione che si è avuta più o meno tutto l’anno però le diversità di vedute, le diversità di metodi di lavoro, le diversità di comunicazione, insomma ci sono tantissime cose che si possono dire, hanno creato delle difficoltà. Però abbiamo raggiunto ottimi obiettivi, abbiamo vinto la SuperCoppa, siamo arrivati in finale di Coppa Italia, abbiamo perso contro una squadra fantastica, siamo usciti in semifinale di Champions League con un’altra grandissima squadra, siamo in finale scudetto quindi i risultati non sono per niente male”

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