Una notizia terribile ha sconvolto l’anima della Federazione Italiana Pallavolo. Nella notte ci ha lasciato Carla Rossi, per tanti anni vero fulcro del settore giovanile federale, quello che gestiva minivolley, promozione e scuola. La pallavolo che vediamo oggi è figlia anche del suo lavoro, di una donna che dalla fine degli anni 70 sino a un paio di anni fa ha sempre portato avanti con lo stesso grande entusiasmo che l’ha accompagnata sin da quando poco più che ventenne iniziò a collaborare con la Fipav. A livello strettamente personale mi legano a Carla (a fianco di cui ho lavorato per quasi un decennio) tanti di quei ricordi che sarebbe difficilissimo metterli in fila. Dalle grandi fatiche compensate con la soddisfazione finale, di quando si organizzava il Trofeo Topolino Minivolley. Una chiave che permise alla nostra pallavolo di mostrarsi nel suo aspetto più vero e sereno, entrando capillarmente sul territorio nazionale e gettando il seme del volley che sarebbe arrivato ad esplodere negli anni novanta. Il suo modo di essere lo ricorderanno tutti quelli che con lei hanno diviso fatica e lavoro. Nella pallavolo degli anni novanta e 2000 il suo ruolo si era evoluto, diventando più a largo respiro e importante a livello dirigenziale, ma sempre condito di entusiasmo, che non finiva mai di mostrare nelle sue iniziative e nei suoi sorrisi.
Addio Carla nostra.
Carlo Lisi