Roma torna nella massima serie con l’Acqua&Sapone. L’obiettivo è la salvezza e per raggiungerla la squadra è stata affidata a Stefano Saja, 46 anni milanese, tanta gavetta, ma anche esperienze importanti il tecnico giusto per un traguardo importante. Lo ha raccontato lo stesso tecnico intervistato da Valentina Lo Salvo per il Tempo ed.Roma.
LA SFIDA – “Mi aspetto una sfida interessante, anche per quanto riguarda la mia carriera personale. Torno in A1 da primo allenatore, un traguardo importante”.
PRESSIONE ROMANA – “Allenare a Roma: le pressioni sono ovviamente altissime. Saremo una squadra che dovrà accettare di combattere tante sfide, a partire dagli impianti in cui giocare”.
OBIETTIVO – “Certamente la salvezza, siamo al primo anno e vogliamo restarci”.
IMPIANTO – “Quella degli impianti è una situazione strutturale che riguarda anche molte altre parti d’Italia, non solo Roma. Il problema è emerso chiarissimo con la nostra promozione, ma i nostri dirigenti lavorano tutti i giorni per dare a questa squadra una casa degna della categoria. Confido molto nelle istituzioni. Palazzetto dello Sport? Lì andrebbe sbloccata una situazione che ormai è in stallo da troppo tempo. Il mio sogno sarebbe il PalaEur ma ad oggi le spese sarebbero inimmaginabili e comunque non in linea con la nostra società. Entro il 15 di luglio, quando ci iscriveremo al campionato, sono certo che la soluzione sarà trovata”.
NUOVO ROSTER – “La squadra sarà un mix tra chi ha guadagnato sul campo la promozione e chi invece arriverà. E’ necessario puntare su atlete che abbiano un rendimento più costante. La salvezza non è scontata. Cercheremo di equilibrare il roster”.
AVVERSARIE – “È molto alto, le altre società avevano già finito il mercato quando noi lo abbiamo iniziato. Sarà un bel campionato ma bisognerà lottare con le unghie e con i denti”. PUBBLICO – “Da parte nostra cercheremo di proporre il miglior gioco. Più vinci più la gente ti segue, ma promettere tutte le vittorie, quello no, quello che possiamo assicurare è lo spettacolo”.