Earvin Ngapeth ha parlato della situazione che hanno vissuto lui e la sua squadra ad Okinawa, prima di trasferirsi a Tokyo nel Villaggio Olimpico. Notizie già circolate nei giorni scorsi, più la conferma che non sarà consentita nessuna sfida amichevole, neanche informale tra le squadre partecipanti, questa notizia indirettamente riguarda anche l’Italia perché da diversi giorni si parlava di una sfida con il sestetto transalpino in Giappone, che a quanto pare non si dovrebbe poter giocare.
PREPARAZIONE AD OKINAWA – Siamo in ottime condizioni, le persone che si sono occupate dell’organizzazione del campo hanno fatto le cose davvero bene, le condizioni di allenamento sono perfette, l’hotel e anche l’ambiente, anche se non possiamo spostare tutto, possiamo andare solo dall’hotel al campo di allenamento e viceversa. Il periodo inizia ad essere un po’ lungo, e più la competizione si avvicina, più siamo impazienti! Partiamo la mattina del 19 per Tokyo, dove ci sistemeremo nel villaggio.
NESSUNA AMICHEVOLE – In questa fase della preparazione abbiamo abbassato un po’ l’allenamento con i pesi, stiamo giocando molto per tenere il passo, perché non avremo amichevoli. Stiamo mettendo a punto tutti i dettagli, i sistemi di gioco, alla fine sembra una classica preparazione per una grande competizione, tranne per il fatto che non abbiamo nessun gioco in programma prima di entrare nel vivo della questione.
SENZA PUBBLICO – Da più di un anno ci siamo abituati tutti a giocare senza pubblico, fare test, portare la mascherina, vivere in bolle igieniche, non cambia molto. Siamo qui per partecipare ai Giochi e cercare di ottenere un risultato, cerchiamo di non farci disturbare da questo contesto.
INIZIA LA PRESSIONE – Non ancora, no. D’altra parte, non vediamo l’ora che inizino i Giochi. Abbiamo avuto una lunga bolla sanitaria in Italia durante la VNL, abbiamo seguito una nuova bolla qui, ci stiamo preparando per questi Giochi da due mesi, vogliamo giocare Questa Olimpiade.