Davide Mazzanti, ormai ct di lungo corso è pronto a guidare le Azzurre nel torneo olimpico di Tokyo, squadra italiana che insegue l’ingresso in zona medaglia e sogna ancora più in grande. Intervistato da Lucia Flauto per il Corriere Adriatico alla vigilia della partenza per il Sol Levante il tecnico marchigiano ha raccontato
LA PRESSIONE DI MANCINI – “Vero, Mancini ci ha messo sopra un bel carico. L’aver creato un gruppo ambizioso ha molte similitudini con il mio percorso ove l’ambizione poggia sul talento senza il quale sarebbe impossibile qualsiasi risultato. Ma talune partite degli Europei hanno messo in risalto anche il fattore casualità: nella semifinale con la Spagna ci sono stati un paio di episodi chiave in cui avrebbe potuto segnare, invece alla prima occasione c’è riuscita l’Italia. Una casualità inseguita con tenacia, fonte di imprevedibilità: è il bello dello sport”.
IL SOGNO DI MALAGO’ – “L’oro è quello che sogniamo anche noi. Ma è un’aspirazione che parte da lontano, dal 2017, quando è partita questa avventura, un lavoro che ci ha fatto già raggiungere tappe importanti”.
AZZURRE DIVERSE – “Sono più orientate. In passato spendevamo tante forze per imparare a stare insieme e concentrarci sullo stesso obiettivo. Adesso la sintonia è naturale e questo significa avere più energie da convogliare in campo”.
FINO A PARIGI 2024 – “Un gesto di enorme fiducia che mi fa sentire parte di una famiglia. Quando mi hanno messo last minute sull’aereo per Pechino nel 2008, ero convinto fosse la prima e ultima Olimpiade. Invece sono qui a rivivere questa atmosfera incredibile, pur con l’assenza di pubblico che toglie qualcosa allo spettacolo”.
FAVORITE PER TOKYO – “Tante. Già nel nostro girone incontriamo squadre molto forti, vedi la Cina che stando ai numeri della Volleyball Nations League è cresciuta vistosamente. Poi ci sono nazionali come Stati Uniti, Russia e Turchia che giocano una grandissima pallavolo, il Brasile che in questa competizione trova sempre il modo di esprimersi al meglio, la Serbia con cui ci siamo confrontati alla pan nello stage della settimana scorsa dimostrando che tanti aspetti tecnici stanno funzionando bene”.
LE QUALITA’ DELL’ITALIA – “Abbiamo notevoli qualità sul primo tocco, grande capacità nel ricostruire ritmo e gioco in situazioni difficili. Stiamo cercando di essere più efficaci nel contrattacco e di esercitare maggiore pressione al servizio”.