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Pallavolo Tokyo 2020 – Azzurri deludenti, tra pandemia e mancato ricambio generazionale

(Carlo Lisi da Tokyo per iVolleymagazine.it) A mente fredda, dopo diversi giorni dall’eliminazione subita contro l’Argentina, si possono fare le prime considerazioni su quella che è stata sicuramente una Olimpiade deludente per la nazionale maschile italiana, che dopo 29 anni non è entrata tra le prime 4 dei Giochi. Una spedizione che non è nata sotto una buona stella, tra i problemi fisici che hanno complicato la preparazione di Zaytsev e l’infortunio muscolare occorso a Giannelli nel match d’esordio con il Canada che ne ha limitato il rendimento nel resto della manifestazione giapponese.
PASSO INDIETRO – Se si guarda il risultato in sé stesso il passo indietro rispetto a Rio 2016 è notevole, dal secondo al sesto posto che ci assegna la classifica Fivb nella classifica finale. L’Italia non è arrivata lontano da un posto in semifinale, contro l’Argentina pur non giocando un gran volley ha avuto le sue possibilità di portare a casa il match, ma non l’ha fatto e questo nello sport si chiama sconfitta.
CICLO SENZA ACUTI – Ancora con nella testa antichi fasti, dopo un nuovo ciclo lusinghiero (2011-2016) con diverse medaglie, ma nessuna vittoria, il sestetto azzurro non ha più avuto risultati di vertice: 5. nell’Europeo 2017, 5. Nel Mondiale 2018, 6. nell’Europeo 2019. L’Italia che nel 2017 riuscì a strappare una medaglia d’argento alla Grand Champions Cup torneo di grande livello, ma sempre sminuito dal nostro movimento perché fastidioso per lo svolgimento del campionato nazionale, nel 2019 affrontò la World Cup con una squadra incompleta e senza obiettivi finendo settima.
18 MESI SENZA AZZURRO – Da allora delle maglie azzurre seniores sotto rete si sono perse le tracce, per colpa della pandemia e non solo, ma anche per scelte che bloccarono l’attività della nazionale per 18 mesi, sino alla partecipazione alla VNL della scorsa primavera a Rimini, in cui una squadra composta di esordienti, pur soffrendo in avvio per mancanza di amalgama, riuscì a battere 3-2 la stessa Francia oggi oro olimpico, che stava preparando Tokyo 2020; travolse 3-0 l’Argentina al gran completo; strappò un punto alla Russia che domenica ha giocato la finale olimpica, fece sudare il Brasile per oltre 2 ore. Tutte queste squadre da allora ad oggi hanno lavorato con l’obiettivo Giochi nella testa, con tanti allenamenti e pochi riposi, o come nel caso dell’Argentina che ci ha eliminato nessun riposo.
QUESTIONE DI SCELTE – Questione di scelte, ma nello sport in generale il giudizio inappellabile lo da il risultato. Dopo 2 anni senza partite l’Italia forse non ha valutato come stava cambiando la pallavolo mondiale, La pandemia ha fatto slittare i giochi di 12 mesi, ma nel frattempo i veterani hanno continuato a giocare un numero spropositato di gare addirittura più concentrato causa i rinvii per i casi di covid-19; i giovani sono cresciuti di forza (Michieletto e Galassi sono l’esempio) hanno conquistato in extremis il loro spazio, senza avere tutti i collaudi necessari. Altri non hanno avuto le loro occasioni ed oggi stiamo a leccarci le ferite. La nuova nazionale comincerà a settembre con l’Europeo la rincorsa a Parigi 2024, che sarà più breve del solito: per tornare protagonisti assoluti ci vuole lavoro e tempo. Bisogna trovarlo.