Francesca Marcon sposa il progetto Volley Bergamo 1991 e si prepara a vestire la nuova maglia rossoblù: “Ho avuto l’opportunità di conoscere gli artefici di questa rinascita e ho notato subito un atteggiamento di entusiasmo. La scorsa stagione, anche per la situazione creata dalla pandemia, tutto era incerto, ora vedo invece vedo un punto di partenza per progetti ambiziosi. Sicuramente entusiasmo è la parola giusta per descrivere questo inizio”.
“Fortunatamente Bergamo non ha mollato – aggiunge la schiacciatrice veneta – ma c’è stata tanta paura, anche se in cuor mio e in quello di molti altri si sapeva che ce l’avrebbe fatta. È un regalo di cui la città aveva bisogna”.
Sta nascendo una squadra che sembra essere un buon mix tra gioventù ed esperienza. Quale sarà il suo ruolo? “Sono la più vecchia… Una vecchia esperta… Darò il mio contributo, quando sarà necessario. E il fatto, insieme a Sara, di essere tra quelle che conoscono meglio l’ambiente, mi permetterà di dare una mano in più. Poter dare alle altre è una responsabilità ma anche un onore. Mi sento un po’ mamma e sono felice di questo”. Francesca fa dunque partire il countdown per il ritorno agli allenamenti: “Ho tanta volta di tornare in palestra. Siamo ferme da mesi e quando sei abituata a vivere di volley da una vita, fai fatica a staccare. È la passione a farmi andare avanti e ora ho voglia di correre ad allenarmi. Il mio obiettivo è non smettere di imparare, ma anche dare equilibrio e tranquillità alle compagne. L’obiettivo di squadra sarà quello di andare a prenderci delle soddisfazioni”.
E insieme al ritorno in palestra, Marcon aspetta anche il ritorno dei tifosi nei palazzetti: “Mi auguro con tutto il cuore che si riaprano le porte al pubblico, che è troppo importante e l’arma vincente per ogni squadra. La gente ha bisogno di respirare pallavolo, come ce l’abbiamo noi”.