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Pallavolo Tokyo 2020 – Giuseppe Manfredi analizza le delusioni olimpiche

In una lunga intervista con Valeria Benedetti per la Gazzetta dello Sport, il presidente federale Giuseppe Manfredi ha commentato i risultati non esaltanti di Tokyo: “Fallimentare non è mai un termine adatto. Certo non abbiamo fatto una grande Olimpiade. Fanno male questi stop ai quarti per un movimento che non se lo merita sicuramente nell’indoor” annunciando che in Federazione si lavorerà per “Individuare cosa non ha funzionato”. Il passo successivo sarà “impostare il programma olimpico verso Parigi. Abbiamo trovato ragazzi fantastici, penso a Galassi, Michieletto e Pietrini fra gli altri. Ora bisogna capire come portarli al massimo ai Giochi del 2024”.
Ma la parte centrale dell’intervistare è stata incentrata sulla delusione delle azzurre, una squadra arrivata in Giappone con l’obiettivo massimo e che una volta di più si è trovata fuori dalle prime 4.
RINUNCIA ALLA VNL – “Dopo è facile dirlo, ma forse avremmo dovuto fare qualche riflessione in più in sede di programmazione. E’ vero, abbiamo condiviso questa scelta, ci era sembrata valida. I ragazzi e le ragazze venivano da un’attività incessante dall’estate precedente. Me ne assumo la responsabilità, avrei dovuto impormi perché almeno entrassero nella seconda fase, ma mi sono trovato di fronte a programmi già fatti e assicurazioni con amichevoli pre Olimpiade che poi non si sono concretizzate”.
NIENTE PIU’ EQUIVOCI – “Su una cosa voglio che non ci siano più equivoci all’interno della Federazione. D’ora in poi si va per vincere a qualsiasi manifestazione parteciperemo. Questa programmazione tattica non è più possibile. Chiamerò i tecnici, ma non voglio addossare loro tutta la responsabilità, vale per tutti, chi è in campo e chi è fuori come dirigente. Chi mette la maglia azzurra si mette a disposizione del gruppo. Da adesso voglio vedere anche che si dia la precedenza allo spirito di squadra. Ci si sacrifica per un bene comune. Non ci saranno agevolazioni per nessuno e intendo nessuno. Mi dispiace, ma su queste situazioni non transigo più”
RIPENSAMENTI SU MAZZANTI – “Abbiamo appena rinnovato il contratto sulla base di quello che aveva fatto nel Mondiale 2018 e all’Europeo 2019 per cui è stato osannato. Non è che prima era un genio e adesso è un brocco. Vediamo con l’Europeo cosa succede. Però vorrei fosse chiaro: io sono il primo tifoso della nazionale, ma ho delle responsabilità e l’Italia non può uscire ai quarti così. Tutti rischiamo se le cose non funzionano quindi tutti devono collaborare. Con i tecnici sono chiaro, bisogna mantenere un rapporto costante sui club per monitorare i giocatori tutto l’anno”

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