(Sergio Martini per iVolleymagazine.it) Domani termina il raduno a Forte dei Marmi della nuova Vbc che riprenderà in settimana ad allenarsi a Casalmaggiore, prima del lavoro intenso che porterà le rosa a disputare l’ennesima stagione in A1 .
La squadra ha un roster completamente nuovo e al timone il tecnico più giovane del campionato Martino Volpini, classe 1989. Con lui abbiamo fatto un bilancio del raduno. La Vbc è tornata dopo un anno di stop per il covid nella Casa al Mare ribattezzata Casa Apis. “ Le sensazioni sono positive per la disponibilità delle atlete verso lo staff compreso di quelle che vengono dall’estero a giocare per la prima volta nel campionato italiano – commenta il tecnico – Era importante togliersi la ruggine perché alcune giocatrici erano ferme da mesi. Abbiamo lavorato già sui fondamentali, ma a Casalmaggiore inizieremo a spingere verso il campionato”.
Abbiamo chiesto al tecnico delle rosa di entrare più nei dettagli del lavoro svolto .
“Abbiamo iniziato a lavorare fisicamente con lo staff e a fare le prime prove di tecnica sul sistema di gioco. Ma soprattutto abbiamo affinato la conoscenza tra dirigenti, atlete (mancavano solo Shcherban e Szucs ndr) e staff con il massimo impegno da parte di tutti. Da giovedì ci alleniamo tre giorni a Casalmaggiore, ma il lavoro grosso che ci porterà fino al campionato inizierà da lunedì 6 settembre. Già il 13 e il 16 abbiamo fissato due test di allenamento con Bergamo, il primo da loro il secondo a Cremona. Poi parteciperemo anche al Mimmo Fusco.”
Essere allenatore più giovane in A1 è un onere o un onore?
“Non guardo all’età. A Casalmaggiore ho già avuto la mia esperienza anche se non ero head coach. L’ambiente lo conoscevo già e le basi per fare bene ci sono indipendentemente dalla mia età”.
Non potevamo fare a meno di chiedergli che campionato si aspetta in generale e dalla sua squadra in particolare.
“Proveremo a ‘rompere le scatole’ alle prime quattro squadre più attrezzate. Dalla quinta alla quattordicesima le affronteremo con l’obbiettivo di vincere le partite. Puntando molto sulla battuta per cercare di rompere gli equilibri. Col rischio di commettere qualche errore, ma con un atteggiamento aggressivo che parte proprio dal servizio. Non conosco ancora le qualità delle mie giocatrici e mi ci vorrà del tempo per capirle a pieno. Solo allora deciderò che tipo di gioco sarà più adatto e le tattiche specifiche”.
“Si potrà tornare ad avere il pubblico sulle tribune…
“Tutti gli sport ne hanno bisogno e mi auguro che si possa in tempi brevi arrivare ad una capienza del 50-60 %. Ho presente il valore aggiunto dei tifosi rosa, il secondo pubblico in Italia per presenze sulle tribune. Il nostro è l’anno zero e abbiamo tutti, dirigenti, staff e giocatrici, tanta voglia di fare bene. Serve entusiasmo e i tifosi ci possono davvero dare un grosso aiuto”.
La nuova Casalmaggiore parte da qui.