(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) E’ tutto vero l’Italia dopo 12 anni torna ad essere campione d’Europa. Sylla e compagne hanno dominato la finale, in un modo che forse nessuno aveva neanche sognato potesse accadere.
Lo spauracchio Boskovic è stato subito frenato e dopo il primo set letteralmente annichilito e spento. Al contrario le ragazze di Mazzanti hanno saputo tirare fuori nella serata più importante il meglio di loro, tutta la rabbia repressa dopo le tante critiche sentite e subite per una Olimpiade che non è andata come ci si poteva aspettare.
Prima dell’inizio del torneo Mazzanti ci aveva detto che quel che era successo a Tokyo non si sarebbe mai potuto scordare e cancellare. Questa sera forse ribadendo questo concetto penserà che quelle gare perdute e quelle giornate difficili sono state il punto di partenza per questo trionfo fatto di 9 vittorie consecutive e di una vittoria da incorniciare, tanto netta e indiscutibile che siamo ceri la Serbia trovarà grande difficoltà digerire.
L’Italia ha perso il primo set ai vantaggi (e sull’ultimo punto realizzato da Boskovic con un attacco dalla seconda linea c’è l’ombra di un fallo), poi ha cambiato espressione ed alla voglia di ritrovarsi ha aggiunto la grinta di chi capisce che può mettere ko anche l’avversaria fortissima che c’era dall’altra parte della rete. Sylla (eccezionale la sua prestazione e pensare che il suo utilizzo è stato in dubbio fino a poco prima di scendere in campo) e compagne hanno saputo lottare per imporsi nel secondo con una volata lunga da 20-22 a 25-22. Ancora più bella la rimonta del terzo set dopo una partenza disastrosa. L’inserimento di Malinov al posto di Orro ha cambiato volto al gioco italiano e le contromisure studiate dalla Serbia non hanno più funzionato. L’Italia ha spento Boskovic, Rasic e Popovic e la Serbia si è trovata “nuda” senza sbocchi in attacco, mentre Egonu diveniva inarrestabile. Il sestetto tricolore rimontava lo svantaggio e allungava in maniera perentoria si portava sul 2-1 e poi impietosamente infieriva contro l’ex campionesse scese in campo convinte di vincere dominando. Il fragoroso tifo della Spark Arena scompariva di colpo mentre una scatenata Sylla, si affiancava alla solita bravissima Pietrini ed Egonu imperversava in attacco e dai 9 metri. Il vantaggio azzurro diveniva abissale e il 25-11 che sanciva il trionfo italiano non lo rappresenta nemmeno completamente.
La dittatura serba che aveva portato a due vittorie successi consecutivi è finita, dopo 12 anni l’Italia tornaa dominare in Europa
ITALIA-SERBIA 3-1 (24-26 25-22 25-19 25-11)
ITALIA: Pietrini 13, Danesi 8, Egonu 29, Sylla 20, Chirichella 5, Orro. De Gennaro (L). Gennari, Malinov 2, Parrocchiale. Non entrate: Bonifacio, Nwakalor, Mazzaro (L), D’Odorico.
SERBIA: Rasic 12, Ognjenovic 3, Lazovic 2, Popovic M. 13, Boskovic 20, Milenkovic 4. Popovic S. (L). Busa. Non entrate: Caric, Mirkovic, Veljkovic, Bjelica, Blagojevic, Kocic. All. Terzic.
ARBITRI: Burkiewicz (Po) e Ozbar (Tur).