(Carlo Lisi per il Corriere dello Sport) La rassegna continentale ci ha restituito la nostra Italia. Un risultato doppiamente importante dopo quanto era accaduto ai Giochi Olimpici: “Recuperare le energie e la consapevolezza in quello che facevamo non è stato facile. – ha sottolineato il ct Mazzanti a mente fredda rientrando in Italia – C’è un senso di profondo orgoglio ora. Dopo Tokyo non ho dato alcuna sferzata alle ragazze: ho solo forse concentrato le mie attenzioni di più sulla pallavolo perchè con le parole non potevo fare nulla. Il resto lo hanno fatto le ragazze. Il merito va tutto a loro, perchè sono state bravissime a resistere alle difficoltà di questa estate ed hanno realizzato qualcosa di straordinario in questo Europeo”,
Da questa formazione che è stata protagonista dal primo all’ultimo giorno della rassegna continentale ripartirà Davide Mazzanti, che ha già in tasca il contratto da ct sino ai Giochi francesi di Parigi 2024.
Paola Egonu è e rimane una top player. In fase offensiva si contano sulle dita di una mano le sue potenziali concorrenti nel ruolo di opposto. Alle sue spalle Sylvia Nwakalor continua a progredire, la VNL è stato un significativo banco di prova in tal senso. Dall’under 20 campione del Mondo è in arrivo Giorgia Frosini, che avrà l’opportunità di “imparare” i segreti del ruolo come vice Egonu nell’Imoco,
Orro e Malinov sono ormai due alzatrici di esperienza internazionale e possono ancora crescere moltissimo in un ruolo delicato che richiede esperienza, magari affiancandole di volta in volta con Giulia Gennari e Gaia Guiducci, altra under 20 che è approdata in A1 a Perugia.
Mazzanti qualcosa di nuovo potrebbe voler cercare in posto 4, ma l’organico a disposizione è comunque rassicurante. In questa stagione è esplosa Elena Pietrini (forse la migliore delle azzurre a Tokyo fatte tutte le proporzioni, super in Europa). Sylla al top della condizione è una giocatrice che per caratteristiche e carattere è importantissima in una squadra. Caterina Bosetti, vittima di uno sfortunato episodio che le ha impedito di partire per l’Europeo, può essere considerato un punto fermo della ricezione. Loveth Omoruyi sta crescendo bene nella scuola di “alta specializzazione” di Conegliano. Gennari, D’Odorico ma anche la Melli della seconda parte della VNL possono essere elementi preziosi per il reparto, che ha il doppio compito di ricevere ed attaccare.
L’Italia può dormire sonni tranquilli al centro. Accanto a Cristina Chirichella tornata ad altissimo livello, ci sono oltre alla sfortunata Fahr (che ha visto il suo percorso nell’Europeo interrompersi per un infortunio sul più bello) e la splendida Danesi che abbiamo ammirato a muro e in attacco quando è stata chiamata a sostituirla. Bonifacio e Mazzaro sono elementi di sicura affidabilità, tra le più giovani divenute campionesse mondiali lo scorso luglio a Rotterdam con l’under 20 ci sono Emma Graziani, su cui ha puntato Il Bisonte Firenze e Linda Nwakalor, la sorella di Sylvia, che vedremo protagonista nella massima serie con Perugia.
L’unica vera “veterana” di un gruppo ancora giovane, ma che ormai da tante stagioni ha un suo nucleo collaudato, è Monica De Gennaro. Il vero anello di congiunzione tra l’Italia di Barbolini prima e Bonitta poi e questa di Mazzanti. Moki è una fuoriclasse assoluta e nel suo ruolo ha pochi rivali al mondo. Pur essendo una over 30 garantisce ancora altre stagioni di altissimo rendimento. Accanto a lei c’è Beatrice Parrocchiale ormai pronta al grande salto, affiancata da Eleonora Fersino che ha già fatto le prime esperienze nella nazionale seniores e che con la maglia di Novara potrà avere nuovi e importanti collaudi in Italia, ma soprattutto in Europa e nel Mondo.
Dal trionfo di Belgrado non nascerà una nuova Italia, ma in azzurro vedremo una squadra ancora più convinta e matura.