Il Campionato Africano femminile che si doveva concludere domani, in svolgimento a Kingal in Rwanda, è stato interrotto dalla CAVB. Il torneo, che tra l’altro assegna anche due posti per il Mondiale del prossimo anno, è nel caos più completo.
Tutto nasce dall’utilizzo da parte della squadra di casa di 4 giocatrici brasiliane di nascita (Aline Siqueira, Apolinario Caroline Taina, Mariana Da Silva e Moreira Bianca Gomes) e della conseguente protesta della Nigeria che le considera non eleggibili in quanto non in possesso della nazionalità ruandese (il regolamento per il cambio di nazionalità sportiva ha delle regole ben precise e richiede una esplicita autorizzazione dalla FIVB, peraltro ammette una sola naturalizzata). Ad iniziare la protesta sarebbe stato il tecnico nigeriano Samuel Ajayi, che nelle ore successive ha ricevuto addirittura delle minacce di morte.
Il Rwanda (nella foto) si era peraltro già qualificata per le semifinali dopo i successi su Marocco e la stessa Nigeria. Semifinali che avrebbero dovuto disputarsi oggi, con la finale in programma per domani e che invece sono state rimandate. Il torneo è stato sospeso sino al momento in cui la Confederazione Africana non prenderà i provvedimenti del caso.