Alessandro Michieletto è il personaggio emergente della nostra pallavolo, per molti l’uomo in più che ha permesso il trionfo continentale. Intervistato da Sergio Martini per la Voce di Mantova lo ha raccontato così.
CAMMINO INCREDIBILE – “Abbiamo compiuto un cammino incredibile. Si vedeva che, partita dopo partita, il nostro gioco migliorava. Dopo la prima vittoria con la Slovenia e il primato acquisito del girone, abbiamo capito che potevamo fare qualcosa di importante, senza tuttavia immaginare che avremmo vinto l’oro. Ma il cammino è stato tanto stupendo, quanto inaspettato. E per questo più bello. Ci rende orgogliosi del lavoro fatto insieme. Abbiamo avuto poco tempo per preparare l’Europeo, ma con Fetê e il suo staff c’è stato subito un buon feeling e abbiamo creato un gruppo con una filosofia di gioco funzionale. Eravamo tranquiIli, senza troppe pressioni addosso. La due giorni finale è stato un mix di emozioni e tensioni, ma ce la siamo goduta fino alla fine”.
PROSSIMI IMPEGNI – “Mondiali e Olimpiadi sono i gradini successivi. Dovremo rimanere uniti e lavorare come una famiglia. Quando si rema dalla stessa parte, si è già creata la base giusta per altre vittorie”.
LA “SUA” TRENTO – “Quest’anno abbiamo cambiato. Ma siamo competitivi, grazie al ritorno di Kaziyski e ai tanti giovani della nazionale su cui puntare”. Nel frattempo,
MONDIALI U21 – «Ho promesso che ci sarei stato. Abbiamo un titolo mondiale da difendere. Voglio portare la mia esperienza e la mia grinta agonistica, per vendicare una finale europea persa che ancora ci fa male dentro”.
- Pallavolo Precampionato – Torna il pubblico al PalaLumenenergia con il Trofeo Città di Lumezzane
- Pallavolo Azzurri – Simone Anzani: “L’ingrediente magico? Secondo me la freschezza, la novità, la giovinezza sono stati elementi contagiosi”