I media polacchi continuano a “martellare” di interviste Gino Sirci sulla possibilità che Nikola Grbic possa allenare dal prossimo anno la nazionale polacca. Ma il presidente di Perugia non recede dalla sua convinzione (che è anche quella di molti addetti ai lavori): un tecnico non può avere un doppio incarico che comporti di guidare una delle più forti squadre di club italiane ed europee (quindi del mondo) e una nazionale di primissima fascia come la Polonia. Il n.1 del club umbro ha rilasciato una intervista a Grzegorz Wojnarowski di WP SportoweFakty sull’argomento in cui ha raccontato di aver ribadito a Grbic apertamente nel corso di una cena la sua posizione e poi si è spinto oltre suggerendo alla Federazione Polacca di affidare Kurek e compagni a Winiarski, che allena in Plusliga a Gdansk, un club non di primissimo livello
“Ci siamo incontrati a cena, gli ho dato il mio punto di vista. Riporta il portale polacco – Gli ho detto che ci aspetta un anno molto impegnativo per Perugia e non vedo la possibilità di unire il lavoro nel nostro club con un’altra grande impresa, che sarebbe quella di allenare la nazionale polacca. In precedenza, ho visto che Vital Heynen, combinando i due ruoli, aveva un eccesso di attività. Non credo che affrontare due sfide molto impegnative nello sport sia la strada giusta per il successo. Grbić mi ha presentato le sue argomentazioni, ma io gli ho detto: Nikola, no. Questo lavoro richiede molta dedizione. Giochiamo nel Campionato Italiano, in Champions, ora abbiamo davanti la Supercoppa italiana, poi la Coppa Italia. Quattro importanti traguardi da raggiungere. E tu guideresti anche la nazionale? È impossibile per me. Penso che Nikola mi abbia capito”.
Poi Sirci ha specificato: “Secondo me, il ct della nazionale dovrebbe guardare i candidati alla nazionale in diretta, non in TV. Dovrebbe essere nel paese in cui lavora, sentire la pallavolo locale. Inoltre, quando guidi due squadre, non ti concentri completamente su una di esse. Corri con la mente all’altro. Se parlassimo di una nazionale meno importante, diciamo Ucraina, o di un club un po’ meno rinomato, Ravenna o Latina, il discorso sarebbe diverso, perché la rappresentativa più debole non punta alle medaglie dei grandi eventi, e il club più debole non gioca in coppe europee e non lotta per il titolo nazionale. Nell’esperienza che ho vissuto con Heynen ho capito che un tecnico non può allenare una club di altissimo livello ed una nazionale altrettanto forte”.
Alla domanda se, dopo aver parlato con Nikola Grbić, il serbo è più vicino a ottenere il suo consenso per lavorare con la Polonia, Sirci ha risposto con un chiaro e perentorio: “È molto lontano dall’ottenere tale permesso. Non sono d’accordo”.
Poi come è nel suo carattere Gino Sirci si è spinto sino a suggerire un nome per la panchina dei campioni del mondo: “Consiglierei al signor Świderski (il neo presidente della Federazione di Polonia ndr) di assumere un allenatore che, pur guidando una squadra polacca, non fosse coinvolto in altri progetti e potrebbe concentrarsi completamente sul suo compito”. Suggerendo il nome di Michał Winiarski attuale tecnico del Tref Gdansk.
Foto di Michele Benda