Site icon iVolley Magazine

Volley Storie – Rok Mozic: “Ho ricevuto tante richieste, ma Verona era la proposta migliore per me”

E’ uno dei nomi nuovi della SuperLega 21-22 e le attese della viglia sembra essere state giuste. Rok Mozic (in estate inseguito anche da Cisterna e soprattutto Perugia) si è presentato da protagonista mostrando un grande repertorio che gli ha permesso di primeggiare anche nel beachvolley dove ha vinto l’Europeo U20. Lo schiacciatore sloveno intervistato da Matteo Fontana per il Corriere di Verona tra l’altro ha raccontato:
SOLO PALLAVOLO – “Non ascolto chi dice che diventerò uno dei più forti al mondo fa piacere sentire certi giudizi, non le avverto come una pressione. Ma io penso solo a giocare a pallavolo”
SUPERLEGA – “Questo è il campionato di più alto livello che ci sia e ne ho avuto la conferma. Ogni set va conquistato punto dopo punto ed è dura portarlo a casa. Abbiamo perso entrambe le gare mettendo in difficoltà squadre fortissime. Con Perugia c’è mancato poco perché riuscissimo a ottenere dei punti. Verona ha bisogno del giusto tempo per crescere, lo stiamo già facendo”.
PERCHE’ VERONA – “Ho ricevuto tante richieste. Le ho ascoltate con attenzione e ho capito che questa era la proposta migliore per me. Qui posso avere spazio, altrove non sarebbe stato lo stesso. Ho parlato con il ds Gengy Marchesi e con Rado Stoytchev, mi hanno spiegato il ruolo che avrei avuto a Verona. E la scelta più giusta, ne sono convinto”.
STOYTCHEV – “Ho un grande rapporto con lui. Non è solo un coach: è un maestro, una persona che mi insegna tanto e che è determinante per elevare le mie qualità. La sua carriera è piena di successi, quando era alla guida di Trento ha tracciato un’epoca indimenticabile, ha vinto tutto. Non passa giorno senza che impari qualcosa di nuovo da lui”.
GLI IDOLI – “Quando ero piccolo stravedevo, tra gli altri, per Earvin N’Gapeth e Wilfredo Leon. N’Gapeth lo incontrerò a breve, quando giocheremo con Modena, mentre Leon già l’ho affrontato con Perugia. Sono idoli, riferimenti, ma sul campo sono avversari. Li voglio battere, fare meglio di loro per la mia squadra. È esaltante sfidare dei fuoriclasse simili e giocare per poter essere alla loro altezza”.
ARGENTO EUROPEO – “Avrei voluto arrivare all’oro, ma ci ha battuto una squadra che ha mostrato di essere la più forte. Dentro di me c’è l’orgoglio per quel che abbiamo fatto, per aver raggiunto un grande traguardo per il nostro Paese”.

Foto di Serena Campagnola

Exit mobile version