Il Ds della Savino Del Bene Volley Francesco Paoletti ha rilasciato alcune dichiarazioni a seguito dell’esordio in Challenge Cup di Scandicci e del ritorno in campo di Ekaterina Antropova: “E’ stato importante per noi aver ritrovato Ekaterina. La nostra è una squadra che deve essere profonda per poter affrontare tutte le manifestazioni della stagione essendo sempre competitiva. Per quanto riguarda la situazione dell’atleta, la ragazza in primis, oltre alla società, ha passato un mese senza poter giocare. Sicuramente questo in alcuni frangenti può aver influenzato le dinamiche della squadra, ma fa parte di una questione ormai passata. Siamo soddisfatti di averla momentaneamente risolta, abbiamo trovato questo tipo di soluzione tesserando la giocatrice come straniera, ma questo non preclude il portare avanti parallelamente anche un altro tipo di discorso in quanto Ekaterina e la sua famiglia sono certi di quello che stanno continuando a sostenere. La FIVB ha espresso un proprio parere perentorio sul quale sarà possibile sicuramente appellarsi presentando ricorso, e questo sarà fatto. Il fatto di essere tesserata come straniera è un passo dovuto in quanto è importante per lei tornare in campo ed a disposizione dell’allenatore. Questo fatto non influenza la richiesta del riconoscimento della nazionalità sportiva italiana che sarà portata avanti nei prossimi passi nelle sedi opportune. Per quanto riguarda il clamore suscitato dalla vicenda non è stato cercato certamente da nessuna delle figure in causa. Personalmente ritengo che in alcune occasioni si sia cercato di fare notizia a qualsiasi costo, ma questo purtroppo è il mondo attuale dove social e altri mezzi di comunicazione imperversano spesso oltrepassando a mio avviso alcuni limiti, soprattutto se si considera che l’oggetto del contendere era una ragazza di diciotto anni che si è trovata in mezzo ad una querelle a gradi molto più grandi di lei. ”