Sorridente ma soprattutto scalpitante. Trent O’Dea è impaziente di fare il suo esordio con la Delta Group Porto Viro. Il nazionale australiano, presentato quest’oggi in conferenza stampa, sarà già a disposizione di coach Tardioli domenica per la difficile gara in casa di Conad Reggio Emilia.
Difficile dire se il nuovo acquisto nerofucsia farà subito il suo esordio, dall’inizio o a partita in corso, di sicuro però ci spera: “Sono felice di aver ricominciato a giocare a pallavolo (la scorsa stagione si è dedicato al beach volley ndr) e non vedo l’ora di giocare la mia prima partita con il Delta – racconta O’Dea – È da un po’ che sono fermo, la mia condizione fisica ovviamente non è ancora al massimo ma conto di essere al top nel giro di poche settimane. Ho già giocato in Italia e contro squadre italiane, ma mai nel campionato italiano. Sono entusiasta di essere qui, la Serie A appassiona e attira tutti i giocatori stranieri”.
Un primo assaggio – piuttosto abbondante in realtà – della pallavolo nostrana O’Dea l’ha già avuto. Sabato scorso era al Palasport di Porto Viro per vedere la B2 Femminile della Virtus Taglio di Po, domenica a Cantù per assistere al match di campionato della Delta Group: “Mi è piaciuta l’atmosfera del nostro palazzetto– racconta l’atleta australiano –, è stato bello sentire l’entusiasmo della gente, anche se la capienza è ancora limitata mentre io spero di poter giocare con il 100% del pubblico presente. Per quanto riguarda la partita di Cantù devo dire che è stato un bellissimo match, combattuto, tra due squadre alla pari. Il livello dell’A2 mi è sembrato molto buono, tra i più alti che ho potuto vedere nelle mie esperienze con i club”.
Che obiettivi si pone O’Dea per questa nuova avventura? “Ovviamente voglio dare il mio massimo e contribuire a far crescere ulteriormente la squadra – afferma –. La prima settimana di allenamenti è andata molto bene, ho giocato in così tanti Paesi e ho avuto così tanti coach che penso di aver visto un po’ di tutto nella mia carriera e non vedo particolari differenze con il lavoro che stiamo facendo adesso, anche se è presto per dirlo”.