Pallavolo Storie – Julia Ituma racconta: “Prima ero la ragazza che doveva guardare per imparare, ora posso essere un esempio”

Milanese, i 17 anni li ha compiuti lo scorso ottobre. Con la nazionale U18 è arrivata nella finale del Mondiale di categoria, ma soprattutto si è fatta conoscere ed apprezzare a livello individuale chiudendo da Best Scorer con 139 punti realizzati la rassegna iridata (seconda nella classifica dei servizi vincenti). Parliamo di Julia Ituma, che proseguendo il suo percorso di crescita con la maglia azzurra del Club Italia (sono già 4 gli anni che svolge attività al Centro Pavesi di Milano). Ennesimo giovanissimo talento che la scuola federale sta svezzando e che, se il buongiorno si vede dal mattino, ritroveremo presto a schiacciare nella massima divisione.
“Abbiamo molte potenzialità come gruppo – spiega Julia Ituma –. Con il tempo stiamo imparando a fare squadra, a esprimere le nostre doti e le caratteristiche proprie di ognuna di noi. In questo campionato ci misuriamo spesso con atlete che hanno molta esperienza e, per riuscire a tenere loro testa, dobbiamo provare a fare del nostro meglio in campo sfruttando a pieno le nostre doti. Le prime settimane sono servite per avviare il percorso, ma con il tempo e con una formazione continua, stanno arrivando anche i risultati”.
Domenica il Club Italia CRAI affronterà Modica e sarà l’occasione per consolidare i progressi e trovare maggiore continuità.
“E’ una partita che, se giocata bene – prosegue la schiacciatrice -, può dare i suoi frutti. Se facciamo le cose al meglio, ci concentriamo sul nostro gioco e sulle nostre caratteristiche e scendiamo in campo con la giusta determinazione il match può essere considerato alla portata”.
Ituma, da quattro anni al Club Italia, è tra le azzurrine che scendono in campo con maggiore continuità in questa regular season.
“Quando sono arrivata al Centro Pavesi ero davvero piccola – spiega la schiacciatrice – in questi anni sono cresciuta come persona e come pallavolista. Mi sono sempre trovata bene, ma se prima ero la ragazza che doveva guardare le altre per imparare ora posso essere un esempio. Mi sento molto cresciuta, ho fatto molte esperienze sia con il Club Italia che con le Nazionali giovanili e, anche se è un percorso impegnativo, rifarei tutte le scelte che ho fato fino a questo momento. Il gruppo di quest’anno è composto per la maggior parte da mie coetanee e si tratta di ragazze che, anche se arrivate al Club Italia in questa stagione, conosco ormai da tanto tempo. Siamo un bel gruppo sia dentro che fuori dal campo”.

Foto di Fabio Cucchetti