Francesco Recine è tornato e dopo averci pensato su un set o poco più, Bernardi lo ha lanciato in campo nonostante avesse nei muscoli un solo allenamento prima della gara con Taranto dopo l’infortunio alla mano. Il martello azzurro ha raccontato le sue sensazioni a Vincenzo Bosco della Libertà.
RIENTRO INATTESO – “Sono molto felice di essere tornato in campo e di aver fornito il mio contributo. E’ stato un rientro inatteso visto che da pochissimo avevo ripreso confidenza con il pallone e avevamo stabilito un processo di avvicinamento alla palla graduale per essere pronto per la gara con Perugia. Prima prima della sfida con Taranto, ho riferito a coach Bernardi che se avesse avuto bisogno, mi sarei messo a disposizione senza alcun timore”.
UN NUOVO DEBUTTO – “E’ stato emozionante. Di fatto ho vissuto un nuovo debutto davanti ai nostri tifosi. E’ stato un periodo complicato: non è mai semplice osservare i compagni in un momento di difficoltà e non poter aiutare il gruppo. Ora, fortunatamente, posso fornire il mio apporto e soprattutto siamo tornati al successo”.
IL CARATTERE – “Con Taranto è uscito nuovamente il carattere che nelle ultime due partite non avevamo messo sul piatto della bilancia. Anche nei momenti di difficoltà, mi riferisco al secondo set di domenica, siamo rimasti uniti e il risultato è stato la conseguenza”.
I BLACKOUT – “Penso si tratti di aspetti naturali e derivanti soprattutto dal fatto che la no stra è una rosa molto rinnovata e certi cali debbano essere messi in conto. Il nostro obiettivo è scendere in campo sempre con la testa giusta per affrontare anche le fasi più delicate che ogni incontro di Superlega può riservare”.
RIPOSO E POI PERUGIA – “Difficile fare previsioni sulla partita contro Perugia dopo il riposo, ma sarà una bella sfida da giocare. Se riusciremo a dare una impronta giusta con la nostra battuta, potremo dire la nostra perché quando entra il servizio e andiamo in ritmo, possiamo essere molto pericolosi per chiunque”.