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Pallavolo A3 maschile – Il “divorzio” tra Angel Dennis e Macerata adesso è una polemica

Botta e risposta tramite i media, il “divorzio” tra Angel Dennis e la Pallavolo Macerata è sfociato in una polemica, con il veterano italo-cubano che ha smentito le motivazioni inserite dal club nel comunicato di separazione, indicando in aspetti tecnici la causa del divorzio e il tecnico Adriano Di Pinto che invece parla di questioni economiche
Angel, oggi ultra 40nne ha dichiarato al Resto del Carlino: “Dietro la mia scelta non c’è una ragione economica o societaria. Non voglio entrare nei dettagli, ma tanti capiranno” – facendo intendere che c’erano degli aspetti tecnici che non lo soddisfacevano – “Anche lo scorso anno avevamo una bella squadra ma non abbiamo vinto, nonostante ci fossi anch’io. Ci vuole un gioco di squadra e purtroppo non lo avevamo. La storia poteva ripetersi anche quest’anno e così ho preferito andarmene. Perchè ero rimasto? Pensavo che la situazione potesse migliorare nel tempo, ma così non è e allora me ne sono andato”. Poi sul futuro: “Sì giocherò ancora quest’anno, ma non so dove. Io non ho parlato con nessuno, ma quando è venuto fuori il mio addio ho ricevuto offerte dall’A2 e dall’estero. Ora devo valutare”. L’ultimo pensiero dell’attaccante cubano è per i tifosi e per i dirigenti: “Mi hanno cercato in tanti e voglio far sapere che dietro la mia scelta non c’è un motivo personale, la famiglia sta bene. Ho solo preferito uscire di scena e mi dispiace per le persone della società che s’impegnano, fanno tutto e a loro auguro con il cuore di tagliare quel traguardo, ma purtroppo senza di me”.
Il tecnico Adriano Di Pinto su Picchionews ha dato una versione diversa dei motivi del divorzio: “Sicuramente è stato un fulmine a ciel sereno. Negli ultimi giorni abbiamo anche saputo che Angel andrà a giocare negli Emirati Arabi, quindi la sua era ovviamente una questione economica, nonostante abbia lasciato intendere di aver avuto dei problemi con lo staff tecnico. Se effettivamente ci fosse stato uno scontro, ci sarebbe stato dopo la partita persa, mentre lì siamo rimasti molto compatti e anche lui aveva reagito bene, arrivando al derby in grande spolvero. Non se n’è andato sicuramente per attriti con la squadra, ma è stata una sua scelta personale. Come tecnico non posso soffermarmi sulle sfumature morali della decisione di Dennis, devo piuttosto concentrarmi sui ragazzi e preoccuparmi di correre ai ripari da un punto di vista strategico. Noi non possiamo forzare i giocatori, devono essere loro ad essere motivati e, come hanno già dimostrato nello scorso, i ragazzi non si sono lasciati abbattere. Non c’è dubbio che in questo momento ci troviamo in una situazione d’emergenza, soprattutto perché per ora abbiamo fuori sia Ferri, che poteva essere un sostituto naturale di Dennis avendo già giocato da opposto, sia Robbiati, il nuovo capitano, che saputa la notizia ha subito preso in mano la situazione facendo da punto di riferimento per la squadra”.

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