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Pallavolo A2 femminile – Anna Pelloia, la più “grande del Club Italia, e la sfida con Montecchio

Il Club Italia CRAI affronterà domani pomeriggio l’ultimo turno di andata del Girone B del Campionato di A2. Le azzurrine scenderanno in campo alle 16 al Centro Federale Pavesi di Milano per sfidare la Ipag Sorelle Ramonda Montecchio.
Il mach di domani rappresenta per il Club Italia CRAI l’occasione per compiere un ulteriore passo in avanti nel percorso di crescita e per consolidare i progressi dimostrati nelle partite sin qui disputate.
“All’inizio della stagione – afferma la palleggiatrice 19nne della squadra federale Anna Pelloia – non abbiamo avuto la possibilità di allenarci tutte insieme, ma con il passare del tempo, lavorando con il gruppo al completo, stiamo trovando i nostri equilibri. Stiamo crescendo sotto molteplici aspetti e i miglioramenti cominciano a vedersi anche con i risultati. In questo campionato ci capita spesso di confrontarci con avversarie più esperte e dobbiamo sempre dare il massimo. Quando si gioca nel giovanile i ritmi sono totalmente diversi e approdare in Serie A porta ad affrontare un cambiamento radicale. Le atlete più grandi concedono poco o nulla e sono in grado di sfruttare maggiormente le situazioni”.
Il match di domani si preannuncia particolarmente intenso.
“Montecchio è una squadra relativamente giovane – prosegue la capitana delle azzurrine – e non avrà quindi un ampio margine di vantaggio per quanto riguarda l’esperienza. E’ però una formazione agguerrita che fino a questo momento ha disputato un buon campionato. Noi abbiamo la possibilità di fare una buona partita e, visto quanto di buono abbiamo fatto in campo nelle ultime gare, può uscirne davvero qualcosa di interessante”.
Al terzo anno al Club Italia, Pelloia è la più “vecchia” del gruppo di giovanissime guiodate da Mencareli.
“Quando siamo in campo e affrontiamo un momento di difficoltà – prosegue l’azzurrina – il fatto di essere la più grande mi permette di essere anche di supporto per le mie compagne. Far parte di questo progetto mi ha fatto crescere tanto sia da un punto di vista pallavolistico che personale. Vivendo lontano da casa si cresce di più e più velocemente. Nei primi mesi si deve trovare il giusto ritmo tra la scuola, lo studio e la pallavolo, ma col passare del tempo diventa tutto più semplice. Avendo conseguito la maturità lo scorso anno, in questa stagione senza la scuola ho la possibilità di fare qualche allenamento in più e di pensare maggiormente alla pallavolo e alla squadra”.

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