Sull’argomento Gert Vande Broek e sui suoi comportamenti, interpellata ha fatto alcune dichiarazioni (sempre a sporza.be) anche Britt Herbots, sicuramente la giocatrice più importante dell’ultima generazione, oggi elemento di spicco della Igor Novara. Nel 2013 Britt (oggi 22nne) era adolescente e non ha vissuto il clima denunciato da Aelbrecht&C.: “Ho trovato molto intenso e terribile sentire certe cose. Sono state usate parole molto dure”.
“Io vedo Gert (il ct ndr) come un confidente e mi trovo bene con lui. Certo che può essere duro, lo sappiamo tutti, ma credo anche che lo sport di punta sia a volte difficile. Gert vuole solo ottenere il meglio dalla nostra squadra. Ho sempre sentito che ci spinge perché sa che possiamo dare di più. Vande Broek ha sempre tirato fuori il meglio di me. Dove sono ora, lo devo molto a lui”.
Herbots non ha mai sentito le parolacce che Aelbrecht ha letto nel documentario: “Certamente non sono cose così cattive. Inoltre, non credo che siamo stati spinti così tanto sul nostro peso negli ultimi anni, più per aiutarci. Ogni tanto c’è qualche abuso verbale. I giocatori nello spogliatoio a volte gli fanno questo. Negli ultimi anni è stato più tranquillo. Prima io non c’ero”.
Herbots è particolarmente preoccupata per il prossimo futuro: “Questa è la cosa sfortunata di tutta la storia. Le Yellows Tigers hanno fatto bene negli ultimi anni, si sta formando un bel gruppo e ora viene dipinto un quadro falso al mondo esterno. ”