Nel corso di Wi-Fipav ieri sera si è parlato anche di Alberto Polo, della sua squalifica per doping. Sia Beppe Cormio, che Stefano Santuz, che lo hanno conosciuto nel corso della sua carriera sono ancora increduli che proprio un ragazzo come lui sia incappato in questo grave errore
“Ci è arrivata la notizia che è stata raddoppiata la squalifica di Alberto Polo – ha detto in trasmissione Beppe Cormio – E’ un ragazzo che io ho avuto il piacere quasi all’inizio della sua carriera di avere, Stefano (Santuz) lo ha avuto a Padova, tutti noi lo conosciamo, un ragazzo che ha vestito la maglia azzurra. Io sono incredulo perché mi sembrava già fuori luogo questa squalifica di due anni così pesante, andare in appello e vedersela raddoppiare vuol dire chiudere la carriera di un giocatore promettente, giovane e quindi è una cosa che mi dispiace veramente tantissimo e credo che dobbiamo tutti esprimere solidarietà anche perché sono certo che lui non ha molte colpe e che a volte si pagano le colpe di altri. Quindi a me dispiace tantissimo perché è la carriera di un ragazzo che finisce in una maniera assurda, con una squalifica che addirittura viene raddoppiata. Volevo solo testimoniare la mia solidarietà ad Alberto, e credo di trovare il parere favorevole di questa platea.”
Stefano Santuz, da parte sua, ha dichiarato: “Non volevo parlare di questo, devo ancora leggere gli atti. Per la mia esperienza, per quanto ho vissuto insieme ad Alberto negli anni che è rimasto qui a Padova sicuramente è un atleta di altissimo profilo sia morale, che tecnico. Un ragazzo che per prendere un’aspirina chiamava il medico, quindi io penso che lui di responsabilità in questa situazione ne abbia veramente poche o pochissime o nessuna. Probabilmente è stato mal consigliato, è stato mal seguito, è un danno enorme per lui, un danno enorme perché la vita di un atleta è molto breve, e lui in questo si gioca tre quarti della sua carriera in un periodo nel quale era competitivo ad altissimi livelli. Probabilmente non sarebbe andato alle Olimpiadi, ma agli Europei sicuramente. Un giocatore che poteva solo che crescere, con una determinazione assoluta in tutto quello che faceva, e questo è un segnale molto negativo per il nostro sport. Non ho metabolizzato ancora questa cosa, non so come posso aiutarlo, non so come potremo aiutarlo come società, in quanto non può fare nessun tipo di attività federale, però sicuramente faremo tutto il possibile per dargli una mano.”
A quanto ci risulta nessuna parola di commento è stata rilasciata dalla Gas Sales Bluenergy Piacenza, la società per la quale giocava al momento in cui è stato testato positivo.
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