Il primo incontro di Nikola Grbic nella veste di nuovo ct della Polonia, con i media è avvenuto in video-conferenza con i media riuniti della sede della Federazione di Varsavia. Come riporta Sara Kalisz su sport.tvp.pl il primo argomento affrontato nell’incontro è stato come sono andate le cose con Gino Sirci, il presidente del club italiano per cui il tecnico serbo lavora in SuperLega, che aveva bocciato l’ipotesi del doppio incarico.
“Recentemente è stato scritto molto sulla mia situazione con Perugia e con Gino Sirci. So che non era entusiasta della possibilità che diventassi l’allenatore della Polonia. Ad un certo punto, però, non ho voluto parlare con lui fino a quando non ho firmato il contratto con la Federazione Polacca. Ho aspettato di essere ad un passo dall’essere scelto. Quindi non ho rilasciato interviste sull’argomento e non ne ho parlato con nessuno, ma conoscevo l’opinione di Gino. Quando ho scoperto di essere uno dei pochi selezionati dal PZPS, l’ho invitato a cena ed abbiamo parlato apertamente”
Inoltre Nikola ha raccontato che aveva già cercato un confronto sull’argomento con il suo datore di lavoro nel club: “Quando ho parlato con lui di questa eventualità due mesi e mezzo fa, ha rifiutato subito l’idea. Mi ha detto di non farlo, che era molto importante lavorare solo a Perugia. Successivamente non ci siamo parlati fino alla cena in cui gli ho detto che avevo intenzione di diventare l’allenatore della nazionale polacca. Ho sottolineato che questo non era affatto un segno di mancanza di rispetto nei suoi confronti. Gli ho detto di avermi pagato un ingaggio come allenatore come non era accaduto mai accaduto ad un tecnico in nessuna società. Per i giocatori sì, ma non per un allenatore. Ho sottolineato che avrei fatto del mio meglio a Perugia, che in questo senso non sarebbe cambiato nulla. Ho ammesso di avere un grande staff nel club, che mi aiuterà all’inizio della prossima stagione. Ho spiegato i motivi della mia scelta. All’inizio non ha preso bene questa decisione, intervistato ha detto che non ha saltato di gioia, ma ha accettato la mia scelta. Tuttavia, non mi ha dato la sua benedizione”.
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