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Pallavolo Serbia – Daniele Santarelli: “Il mio staff sarà metà serbo e metà italiano”

Primo giorno da ct della Serbia per Daniele Santarelli. Il tecnico “vincitutto” con l’Imoco Conegliano approfittando della trasferta di Champions, in cui le venete hanno giocato nei pressi di Belgrado si è recato in Federazione ed ha parlato del suo progetto per organizzare il futuro della nazionale campione del mondo:
STAFF MISTO – “Devo scegliere uno staff esperto, ma prima parlerò con il presidente. Voglio parlare con tecnici e preparatori. L’idea è che una parte dello staff professionale sia serba perché conoscono molto bene la situazione, i giocatori, conoscono la lingua, e questo è molto importante per me, e che una parte dello staff sia italiana perché conosce come come lavoro. Quel mix è molto buono secondo me. Ho sentito parlare molto bene degli allenatori serbi e sono sicuro che troveremo la soluzione giusta per chi farà parte dello staff della nazionale”
DUE GRANDI APPUNTAMENTI – “L’estate sarà davvero lunga. Abbiamo due tornei importanti. Prima la Nations League che dura moltissimo. Per i giocatori è una competizione piuttosto dura perché richiede molto tempo e devono dare il massimo ogni settimana. Quando la VNL finirà, seguirà la competizione più importante per noi del 2022, ovvero Il Mondiale, in programma a ottobre”.
IL RINNOVAMENTO – “A causa della lunghezza e della complessità della VNL, alcune atlete più giovani saranno incluse nella squadra. E’ per questo che voglio valutare tutti le atlete delle squadre giovanili della Serbia, voglio confrontarmi con i selezionatori delle squadre nazionali giovanili. Voglio conoscere il livello di ciascuna di queste atlete se ce ne è qualcuna già pronta per lavorare insieme alla nazionale maggiore. La scorsa estate, la Serbia ha giocato la Nations League con una formazione ringiovanita e ho visto molti talenti in campo, ma voglio sapere a che livello sono perché l’estate in arrivo sarà molto importante per tutti. La VNL è un torneo a cui presteremo attenzione, ma il nostro obiettivo principale è il Mondiale e lì voglio portare la squadra più forte”.
TANTE SERBE IN EUROPA – “È importante che molte giocatrici serbe giochino in competizioni europee, quindi ho l’opportunità di seguirle anche lì. Giocano ad alto livello. La Champions League è una competizione molto impegnativa, ma è un’esperienza significativa per ogni giocatore. Seguo altre gare nel Vecchio Continente. L’esperienza maturata in queste competizioni è molto significativa. Stare in nazionale per cinque mesi è molto importante, ma lo è altrettanto il lavoro che si fa nel club, perché lavorano otto o nove mesi. Sono due esperienze complementari”

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