Catia Pedrini è tornata a parlare sulla situazione della “sua” Modena, lo ha fatto intervenendo alla nota e seguita trasmissione “Barba e Capelli” su Trc, lo ha fatto a modo suo non risparmiando critiche e battute a tutto il movimento. Il Resto del Carlino ed.Modena tramite Alessandro Trebbi riporta gli argomenti toccati nel suo lungo intervento. Ecco alcuni degli argomenti trattati
DISTACCO DALLA SQUADRA – Il presidente di Modena Volley ha raccontato anche di suoi personali problemi di salute, che le hanno impedito di essere presente come al solito accanto alla squadra: “Purtroppo ho subito un intervento a dicembre e dovrò subirne un altro l’11 febbraio. Nel mentre ho anche preso il Covid. II mio è stato un distacco forzato”
NON FUORI DAL TUNNEL – “La vittoria di Trento è l’ennesima dimostrazione che questa squadra fa e disfa, senza nulla togliere al valore degli avversari. La vittoria di domenica ci consente di guardare con un po’ più di serenità alle partite che verranno, ma non siamo già usciti dal tunnel”
TUTTI SBAGLIANO – “Tutti sbagliano a turno, non c’è un colpevole unico, forse Bruno più di altri la pressione di giocare qua e il tempo di assestamento di cui necessita la squadra. Leal vive un po’ in un mondo suo, deve capire una realtà come Modena un po’ alla volta”.
PIACENZA – “Sono rimasta dispiaciuta del commento della presidente di Piacenza, quando ci ha detto che dovremmo essere onesti ad ammettere che abbiamo perso perché abbiamo giocato peggio. È vero, ma lezioni di onestà, dopo quella palla in testa a Holt , preferisco non riceverne”.
PANDEMIA E SOCIAL – “Questa è la terza stagione che facciamo in pandemia e nonostante la benedizione di aver avuto Panini oltre sessant’anni fa, non c’è un diritto a essere per sempre nell’empireo della pallavolo. Sui social c’è una manica di mentecatti verbalmente violenti cui vorrei sputare in faccia. Domenica sui post dei primi due set persi con Trento sono apparsi una marea di commenti sprezzanti nei confronti di squadra, società, miei e di Sartoretti”.
IL BILANCIO PIANGE – “C’è molto rosso nel nostro bilancio. II tema di perdere due partite come quelle con Tours e Piacenza è lo scoramento che si crea nell’ambiente e negli sponsor, non tanto o non solo i premi persi dai partner. I premi degli sponsor vanno poi in premi ai giocatori e nonostante la pandemia i prezzi lievitano ancora. Abbiamo speso cinque milioni quest’anno, circa 13 milioni nelle tre stagioni di Covid. È durissima”.
NESSUNO SI E’ FATTO AVANTI – “Nessuno si è mai fatto avanti per rilevare la società o affiancarci. Quando hai consegnato a un progetto tante risorse economiche e fisiche, il fatto di ritirarti e togliere la pallavolo a Modena ti mozza il respiro”.
BRUNO IN SOCIETA’ – “Sono anni che vorrei entrasse. Lui? Ci sta pensando”.
LA LUBE – “Dopo vent’anni in cui la Lube ha giocato al rialzo su tutto, adesso dice che bisogna spendere meno e le altre società lo devono seguire? Così continuano a vincere spendendo meno? La Lube si muove sempre all’insegna di quel genio della correttezza di Cormio».
AVVOLTOI – “Nimir? È una non notizia. Ci sono rimasta male, certo, ma lo comprendo e credo che la partita di Trento abbia tagliato la lingua ai giudizi piovuti su di lui. Se dovesse arrivare una società che gli offre tre volte quello che prende qua? II buy out è un modo di sentirsi libero, ma non vuol dire che il prossimo anno non sarà più qui. A oggi è lui l’unica variabile, le voci su Leal o Ngapeth sono infondate, siamo circondati da avvoltoi che vogliono banchettare sui nostri posti quattro”.
GIANI – “È l’allenatore giusto per Modena Volley in assoluto, adorato dai giocatori. Certamente ci sono delle cose che devono essere migliorate o registrate. Con tutto il cuore sì, vorrei che fosse il nostro prossimo allenatore, ma dipenderà anche dai risultati ovviamente: per lui sarebbe conveniente restare dopo una stagione disastrosa? Sicuramente non vogliamo più comportarci come una società di calcio, con cambi o tentativi che ci snaturano”.