Ostacolo russo sulla strada della Sir Sicoma Monini Perugia in Champions League: lo Zenit San Pietroburgo. Un avversario di rango, qualificatosi per i quarti di finale con il secondo posto nella Pool D, all’inizio del torneo una delle squadre favorite alla vittoria finale.
Il tecnico finlandese Sammelvuo può contare su un roster di altissimo livello dove spiccano giocatori del calibro dello schiacciatore Kliuka, del centrale Iakovlev e dell’opposto Poletaev, perni della nazionale russa, del fuoriclasse francese libero campione olimpico Grebennikov (in Italia con le maglie di Trento, Modena e Civitanova) e dello schiacciatore sloveno Urnaut, pure lui vecchia conoscenza per tantissime stagioni del campionato italiano.
“Prima” assoluta tra Perugia e San Pietroburgo in campo internazionale con la doppia sfida che si terrà in Russia per la gara d’andata in un giorno dall’8 al 10 marzo e match di ritorno al PalaBarton la settimana successiva.
“Siamo arrivati ad un punto dove in ballo ci sono le migliori formazioni d’Europa. – ha detto commentando l’accoppiamento il ds perugino Stefano Recine -Il nostro obiettivo è arrivare fino alla finale, siamo consapevoli della nostra forza per cui è un sorteggio che accettiamo di buon grado pur sapendo che già lo Zenit San Pietroburgo nei quarti di finale è una grande squadra con tanti giocatori di altissimo livello come Kliuka, Yakovlev, Grebennikov ed Urnaut solo per fare alcuni nomi. Ci aspetta una trasferta molto lunga e ci aspetta una sfida molto bella e stimolante da affrontare. Un bel confronto anche per i nostri tifosi. Non amo gli scontri fratricidi con le altre italiane, per cui mi fa piacere aver evitato un derby nei quarti di finale”.
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