Veniero Rosetti il presidente del Consar, in qualità di sponsor del Porto Robur Costa 2030 è anche membro del cda del club giallorosso, che ha appena chiuso il massimo campionato di volley con una dolorosa retrocessione, senza nemmeno una vittoria. Intervistato da Roberto Romin per il Resto del Carlino ed.Ravenna, ha parlato della stagione chiusa con una retrocessione, ma ha parlato anche del futuro.
ANNO DIFFICILE – “È stato un anno difficile. In base alle risorse, eravamo comunque consapevoli che ci sarebbero state delle criticità. Ho delle punte di amarezza per non essere riuscito a dare qualche segnale di forza. È stata una delusione per non essere riusciti nell’intento. Come Consar, l’unica ragione ad averci spinto ad entrare nel mondo della pallavolo, è stata quella di aiutare una disciplina sportiva che, a Ravenna, ha una tradizione molto importante. Ci siamo stati, e ci siamo, proprio con questo spirito. L’obiettivo? Non fare morire la pallavolo a Ravenna”.
BUDGET COPERTO – “Su questo aspetto non ci sono problemi. Oggi, la nuova società ha una attenzione e una gestione in grado di far fronte agli impegni presi”.
“NON ABBANDONEREMO LA PALLAVOLO – “Parlo da sponsor. Non abbandoneremo la pallavolo. Però siamo ancora nella fase della valutazione, al fine di organizzare una stagione sportiva diversa da quella appena terminata. Ci devono essere le condizioni sostenibili per riuscire a soddisfare l’obiettivo. Penso che la cosa diverrà pubblica in 10-15 giorni”.
IL FUTURO – “Cercheremo di mantenere un livello dignitoso di pallavolo a Ravenna. Credo ci siano le condizioni per fare un percorso posiivo, ad un livello congruo, ma, di categoria, al momento, non parlo. Le tensioni internazionali? Non devono condizionarci. Dobbiamo continuare a vivere, guardando avanti. Normalmente facciamo contratti annuali. Il Consar sarà al fianco del volley il prossimo anno. Ma, se non succedono eventi imponderabili, lo sarà anche per quelli successivi”.
TORNA BONITTA? – “Nessun nome è stato deciso per quanto attiene alla sfera tecnica. Si ragiona sul progetto. Dopo la definizione del progetto, si faranno i nomi. Spero che la squadra venga allestita su 2 principi fondamentali: giocatori giovani e giocatori del territorio”.
VOLLEY RAVENNATE – “Il volley maschile ravennate ha continuato a vivere grazie a persone che hanno dato, e che ancora oggi danno, passione e risorse economiche. Si tratta di un vantaggio, ma anche di un limite. Con questo patrimonio di persone e di risorse, bisogna avere la forza di costruire un progetto che abbia un profilo strutturale. Ci vogliono aziende convinte del progetto, con obiettivi di medio lungo respiro. Bisognerà strutturare meglio il sistema della pallavolo maschile, ma non solo”.