Il compito de Il Bisonte Firenze, a tre partite dal termine della stagione, sarà quello di provare a tutti i costi a migliorare l’attuale ottavo posto, che la abbinerebbe nei Quarti dei Playoffs contro la prima classificata. Un obiettivo alla portata, con Cuneo distante solo un punto ma con una partita in più.
Dall’altro lato della rete però, la Bartoccini-Fortinfissi Perugia cerca margine sulle inseguitrici in coda alla classifica, per conquistare il prima possibile l’obiettivo salvezza. Sicuramente una gara da preparare con la massima attenzione per le “magliette Nere” vista la qualità ultimamente espressa dalla squadra fiorentina guidata da coach Bellano, che ha saputo adattare la sua squadra al nuovo assetto nel migliore dei modi raccogliendone i frutti. Proprio il mister delle bisontine commenta così nel prepartita: “Contro Perugia sarà importante perché è la terzultima partita di questo campionato e arriva in un momento in cui alterniamo prestazioni molto belle e di grande qualità con prestazioni delle volte scadenti. L’avversario ha secondo me le nostre stesse problematiche, perché ha alternato gare molto buone dove ha ottenuto punti importanti per la proprio classifica, a prestazioni invece meno importanti. Entrambe le squadre sono dunque alla ricerca di un equilibrio migliore per cercare di tirare fuori una prestazione di qualità”. Tra le ex del match Anastasia Guerra parla del suo ritorno a Firenze e dell’importanza della gara: “Sicuramente i tre punti presi contro Casalmaggiore sono stati importanti ma questa settimana lo saranno ancora di più, dovremo cercare di continuare su quel passo per cercare di collezionare più punti possibili. Con Firenze sarà una partita molto combattuta, è una squadra in un buono stato di forma e sia noi che loro abbiamo bisogno di punti per prendere margini di sicurezza in classifica. Loro non hanno troppa pressione sulle spalle visto che oramai hanno quasi la certezza matematica dei playoff, noi come sempre dovremo concentrarci sul nostro gioco e sui nostri obiettivi”.
Foto di Maurizio Lollini