C’è stato un momento in cui Padova è sembrata vicina alla retrocessione, ma il presidente Giancarlo Bettio è sempre stato convinto di poter raggiungere la salvezza come ha raccontato a Diego Zilio per il Mattino di Padova, in una intervista in cui ha dato indicazioni su quella che potrà essere la strategia futura del club veneto.
OTTIMISMO – “Chiaro che dentro di me c’era anche un pensiero negativo che veleggiava nascosto, ma l’ottimismo ha sempre prevalso, perché so quanto vale questo gruppo. E poi sapete una cosa? Una città come Padova non può non avere una squadra di volley in A1 (SuperLega ndr)”
IL FUTURO – “Metteremo a disposizione un budget più sostanzioso e cercheremo di fare tesoro dell’esperienza maturata in questa stagione. Cifre non ne posso dichiarare, ma dico che l’investimento si alzerà del 15%. Abbiamo davanti 6 mesi buoni, che spero serviranno per raccogliere altri sponsor, e io sono convinto che chi conosce questo ambiente meraviglioso poi difficilmente lo lascia. Quello che assicuro sin d’ora è che il passo sarà sempre proporzionato alla gamba: follie non ne faremo… A tutti i livelli ci sono esempi di chi ha speso molto senza raccogliere quanto voleva. Spiace per la retrocessione di Vibo, che ha avuto sfortuna, dovendo rinunciare a Douglas e rimanendo a lungo senza Nishida, ma è chiaro che quella era una squadra costruita per arrivare fra le prime sei. Cosa intendo dire? Che i soldi sono importanti, ma non determinanti”.
VIVAIO E NON SOLO – “Quindi non stravolgeremo la nostra filosofia, puntando su un settore giovanile che funziona e da cui pescare, a cui aggiungere 3 o 4 elementi di esperienza, magari attingendo anche fra gli atleti che si libereranno da Vibo e Ravenna, perché non vorranno scendere in A2. Qui abbiamo sempre ragionato in un certo modo, lanciando anche in passato elementi come Orduna, Berger o lo stesso Balaso, che poi hanno trovato spazio in squadre di rilievo. Ecco, io credo che questa strategia paghi”.
Foto di Fabrizio Zani