A fine regular season si può tirare un vero bilancio di come si sono comportati nel campionato più competitivo del mondo i ragazzoni che lo scorso autunno si sono laureati campioni del mondo Under 21, dopo un percorso con le nazionali giovanili semplicemente super. Ben 10 di loro hanno giocato nel massimo campionato, molti come titolari confermando di avere quelle doti che avevano fatto vedere a livello under. Quasi tutti sono stati protagonisti importanti nei risultati dei loro club. Parlare del rendimento molto alto di Michieletto, Rinaldi e Porro ci sembra quasi superfluo, le loro qualità sono acclarate e il futuro li vedrà ancora in vetrina, così come un posto importante si è conquistato Stefani, tra i veri artefici della salvezza di Taranto. Ma anche Magalini con Verona, Gottardo, Crosato e Schirò con Padova, Catania con Piacenza, Comparoni nella seconda metà di stagione con Ravenna, hanno dimostrato che la pallavolo italiana può contare su di loro nel presente oltre che nel futuro. Da questo elenco che abbiamo citato mancano due nomi, che hanno fatto scelte diverse, ma egualmente logiche: l’alzatore Ferrato, che per il ruolo che ricopre è importante che stia a lungo in campo e quella di Cianciotta, che dopo essere stato il miglior centrale nei Mondiali U19 e U21, ha deciso che il suo futuro sarà in posto 4.
Insomma possiamo sottolineare come questa sia stata la SuperLega dei “nuovi fenomeni”