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Pallavolo Mercato – Le “mani” di Marta Bechis si tingono di giallorosso

Marta Bechis (classe 1989 181cm) nella prossima serie A1 femminile vestirà il giallorosso della Roma VC. L’anticipazione delle scorse settimane, è stata confermata ufficialmente dalla società capitolina. Marta arriva a Roma dopo aver militato dal 2006 in serie A1 in diverse squadre, tra cui Novara, Firenze, Conegliano e Casalmaggiore nell’ultima stagione, un’esperienza in Polonia nel 2014/15, indossando anche la maglia della nazionale italiana. La regista torinese nel corso della sua carriera ha collezionato un palmarès straordinario, vincendo 2 Campionati italiani, 1 Supercoppa italiana, 1 Cev Cup, 1 Girls Cup, 1 Coppa di Lega.
Laureata in “Design e Discipline della Moda” è ora iscritta al master di “Marketing & Sales”. Al di fuori del campo ha sempre avuto una attenzione speciale per il sociale.
“Mi ha fatto molto piacere la chiamata di Roma. – ha sottolineato nella sua prima dichiarazione romana – Mi è piaciuta la progettualità della società. Credo sia giusto costruire un percorso che preveda il ritorno in A1 e ambisca anche a traguardi ancor più importanti. Creare progetti è la soluzione vincente, costruire feeling e chimica di squadra, perché Roma possa consolidarsi nell’alto livello. “Sono andata via da casa presto. Adoro Torino e mi piace, fuori stagione, scoprirla ogni giorno con la mia famiglia e con i miei amici. Firenze mi ha rubato un po’ il cuore ed è la mia seconda casa. Chissà cosa diventerà Roma? La speranza è che diventi la mia terza casa.” – poi parlando della sua carriera – “Sono molto orgogliosa e contenta della mia carriera. Non è stato semplice. Lo sport è fatto di vittorie e sconfitte e il bello dello sport agonistico è che si ricomincia sempre, dal giorno dopo, con la stessa adrenalina del primo giorno. Quando finirà l’adrenalina capirò che sarà arrivato il momento di smettere.”
Marta Bechis ha parlato delle sue emozioni e soddisfazioni in carriera: “Ogni vittoria è diversa. Forse l’emozione più intensa che ho sentito è stata quella per un terzo posto in Champions League con Novara. Ero una ragazzina, venni chiamata in campo a sostituire la palleggiatrice titolare. Giocai con Anzanello, Cardullo e altre campionesse, sugli spalti del Palazzo dello Sport di Murcia c’erano mio padre e mio fratello, da sempre i miei più grandi sostenitori, vincemmo la medaglia di bronzo. L’altra grande emozione è stata la vittoria del primo scudetto che ha avuto per me anche il sapore di rivalsa per come ero stata trattata da un allenatore prima del trasferimento a Conegliano.”
Marta si racconta così: “Come giocatrice mi da moltissima soddisfazione la fase difensiva, anche se sembrerà strano per un palleggiatore. Credo sia il momento in cui una squadra si riconosce; è un segnale. È la fame di vittoria che ti spinge a lottare in difesa. A volte rinuncio per altruismo all’attacco di secondo tocco che dovrei, invece, sfruttare di più. Mi piace assistere le mie compagne.”

Foto di Roberto Muliere

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