Sarà Stefano Saja, tecnico milanese classe 1975, il nuovo allenatore di Trentino Volley, pronta a tuffarsi nel campionato di Serie A2 Femminile dopo aver acquisito da Trentino Rosa i diritti della seconda categoria nazionale. La scelta del Club di via Trener è ricaduta su un tecnico di grande esperienza che vanta un’importante conoscenza del campionato di Serie A2 e che ha già avuto modo di confrontarsi anche col massimo palcoscenico italiano. Saja giunge infatti a Trento dopo l’avventura sulla panchina di Roma in Serie A1, stagione preceduta da un ciclo particolarmente positivo vissuto alla guida di San Giovanni in Marignano in A2, impreziosito dalla vittoria della Coppa Italia centrata nel 2018. Prima di intraprendere la sua nuova esperienza sulla panchina di Trentino Volley, Saja sarà protagonista sulla panchina azzurra, facendo parte dello staff tecnico (come assistente allenatore) dell’Italia Femminile Under 21 che a cavallo tra giugno e luglio prenderà parte ai Giochi del Mediterraneo.
“Abbiamo scelto Stefano Saja perché riteniamo che il suo sia il profilo ideale per il progetto che inizieremo a sviluppare in questa stagione – spiega Duccio Ripasarti, Direttore Sportivo del settore femminile di Trentino Volley – . Cercavamo infatti un tecnico che avesse soprattutto una particolare familiarità con questa categoria, la Serie A2, un campionato che ben conosce grazie alle diverse esperienze che ha maturato negli ultimi anni, lottando tra l’altro al vertice anche con Trentino Rosa. Si tratta di un allenatore giovane, ambizioso, con una comprovata esperienza in categoria e che in estate avrà l’opportunità di svolgere un percorso gratificante e formativo anche con la Nazionale Under 21”.
“Sono molto felice di essere entrato nel mondo Trentino Volley e di poter essere uno dei protagonisti di questo anno zero – spiega Stefano Saja, nuovo allenatore di Trentino Volley – . Si tratta di un’opportunità che mi ha entusiasmato fin dal primo momento, perché nasce con presupporti eccellenti e perché punta al top. Non potevo chiedere di meglio per trovare un nuovo progetto al quale dedicarmi, so che troverò una società ambiziosa e che punta in alto, ma ogni traguardo andrà raggiunto attraverso piccoli passi, senza proclami ma con il lavoro giornaliero di tutte le componenti tecniche e societarie. A Trento abbiamo davanti ai nostri occhi un modello da seguire, quello del settore maschile, che ha pochi eguali in Italia e in Europa proprio per la sua capacità di programmare e per le sue peculiarità organizzative e strutturali”.
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