Intervistato da Andrea Scoppa per il Resto del Carlino ed.Macerata, Gianlorenzo Blengini si appresta a vivere una nuova stagione con lo scudetto sulla maglia, ma questa volta con l’impegno di guidare una grande squadra, ma con meno certezze e fuoriclasse certificati.
RINGIOVANIMENTO – “Avevamo detto da mesi che il mercato avrebbe ottemperato a due direttive: ringiovanimento e sostenibilità economica. Ci siamo riusciti”.
BOTTOLO – “Sono stato Il primo a chiamar in nazionale Bottolo, come anche per Michieletto, Lavia, Sbertoli… Mattia è un atleta interessante ma mi stimolano tutti i nuovi, anche Gottardo o D’Amico. I principali cambiamenti sono stati fatti in mezzo e credo che con Isac e Chinenyeze abbiamo preso due dei maggiori interpreti a livello mondiale”.
ITALIANI – “Proprio Bottolo e la conferma di Zaytsev mi toglieranno i problemi legati al numero degli italiani e stranieri in campo. Senza dubbio, avrò molte più opzioni tecnico-tattiche e saremo meno prevedibili”.
ZAYTSEV O GARCIA – “Il mio ruolo impone di scegliere e schierare la soluzione che rende più forte la squadra, quando saremo tutti in palestra determinerò questa cosa. Adesso è presto, di certo ho più possibilità e nessun preconcetto».
TRANSIZIONE – Capitan Juantorena ha definito la stagione ventura dl “transizione” e lo pensano anche i tifosi. Sarà difficile difendere lo scudetto contro Piacenza e soprattutto Perugia? “Un approccio maturo (il riferimento è a Juantorena e tifosi, ndr), dobbiamo essere onesti e realisti, sono partiti Lucarelli e soprattutto Simon… Perugia era già la favorita l’anno scorso, figurati ora che si è ulteriormente arricchita. Anche Piacenza è forte, ma avrà bisogno di tempo. Attenzione comunque a Trento che partirà da un progetto già avviato e quindi più pronta e pericolosa”.
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