Pietro Maschio, co-presidente del club tricolore dell’Imoco Conegliano, a squadra fatta, soddisfatto della grande ristrutturazione che ha portato all’arrivo di nove atlete nuove nel roster, ha sottolineato in una intervista al Corriere del Veneto la sua convinzione di aver consegnato a Daniele Santarelli un roster egualmente competitivo e anche più forte.
SIAMO MIGLIORATI – “Credo che siamo migliorati sull’equilibrio generale, sulla profondità di roster, sull’intercambiabilità e in battuta, un aspetto dove eravamo abbastanza deficitari”.
SENZA SECONDO OPPOSTO – “Avere cinque centrali è una necessità, per non essere scoperti in nessun momento della stagione, dovuta anche all’infortunio di Fahr. Per quanto riguarda il discorso del secondo opposto, è stata una scelta perché abbiamo notato che negli ultimi due anni, dove avevamo uno dei più forti opposti in circolazione (Egonu, ndr) e ce lo avremo anche l’anno prossimo (Haak, ndr), l’utilizzo del secondo opposto era relativo. Avendo poi in roster due giocatrici come Plummer e Gray che hanno recitato in momenti diversi il ruolo di opposto, e che danno importanti garanzie in quel ruolo, siamo tranquilli così”
RINNOVAMENTO NECESSARIO – “Noi viviamo di sfide. Daniele Santarelli, come la società e le ragazze stesse, avevano tutti bisogno di una nuova sfida. Per dare il 101% era necessario un po’ di rinnovamento, per tutti quanti: per l’allenatore, per le ragazze e per noi come società. Questa sfida ci piace molto, anche perché le basi di partenza sono molto interessanti”
LUBIAN RIVELAZIONE – “L’ingaggio di Haak ci ha permesso di partire subito con il piede sull’acceleratore e ci ha permesso di sostituire alla grande Paola Egonu. Ciò ci ha dato subito delle velleità importanti per la costruzione del resto della squadra. La rivelazione? Sappiamo che Robinson, Haak, Gray e Gennari sono esperte e certezze. Tra le giovani direi Lubian, o può anche essere un anno molto importante per Plummer”
STESSO OBIETTIVO – “L’obiettivo rimane quello di arrivare in fondo ad ogni competizione, poi quando ci siamo, ce la giochiamo e vediamo cosa succede”.