Bel colpo di mercato per la Folgore Massa, che si assicura le prestazioni di Daniele Albergati.
29 anni compiuti a giugno, ritroverà in maglia biancoverde il capitano Gianpio Aprea, con cui ha condiviso diverse stagioni nel settore giovanile della Trentino Volley. Tra le ultime esperienze, due campionati tra le fila di Motta di Livenza e Portomaggiore, poi, la passata stagione, il ritorno a Trento. Con i colori gialloblù Daniele ha messo in bacheca la Supercoppa Italiana, ed è arrivato fino alla finale di CEV Champions League persa contro lo ZAKSA.
Dopo la stagione del tuo ritorno a Trento, in cui sei stato nel gruppo che ha vinto la Supercoppa ed è stato in finale di Champions, arriva l’approdo alla Folgore Massa. Com’è nata questa opportunità e cosa ti ha spinto a intraprendere questa nuova avventura?
“In realtà erano già 2 anni che il ds Ruggiero mi stava contattando in estate per capire quali fossero le mie intenzioni. Poi quest’anno ho deciso di sposare il progetto Folgore, che mi è sembrato fin da subito molto affascinante. Conosco personalmente Gianpio Aprea per aver condiviso alcuni anni a Trento con il settore giovanile: ho parlato con lui, e mi ha illustrato la solidità del club e quanto l’ambiente possa essere stimolante e in forte crescita. C’è tanta voglia di far bene senza eccessive pressioni, e poi un pubblico straordinario che ha sempre seguito la squadra pur giocando piuttosto distante da Sorrento. Tutto questo, insieme alla voglia di fare una nuova esperienza, mi ha convinto ad accettare la proposta del sodalizio costiero. Avendo anche la mia fidanzata a Bergamo, avevo sempre giocato vicino casa, per cui sarà la prima esperienza nel girone centro-sud di A3. Mi aspetto una stagione molto elettrizzante visto che tutte le squadre stanno allestendo roster competitivi, e sono certo che ci sarà da divertirsi”.
Si può dire che c’è una certa analogia con la tua esperienza a Portomaggiore? La Folgore è una società “giovane” in Serie A, e dopo la scorsa stagione in cui da matricola ha sfiorato i play-off punta sulla tua esperienza per alzare l’asticella.
“Sicuramente ci sono tanti tratti in comune. Portomaggiore era una realtà giovane, neo-promossa e con poca esperienza in Serie A. Lì ho trovato una società solida che veniva sempre incontro alle esigenze degli atleti, e poi durante l’anno abbiamo acquisito sempre maggiore forza e maturità. Ci sono stati scambi reciproci tra me e lo staff per far crescere sia la società che la squadra, per cui anche qui sono pronto a migliorare, ed aperto a un dialogo con il tecnico ed il club per crescere progressivamente”.
A Trento ti abbiam visto in posto 4 mentre alla Folgore torni nel tuo ruolo naturale di opposto. Come ti sei trovato, e quanta voglia hai di caricarti la squadra sulle spalle?
“In carriera avevo sempre fatto l’opposto, poi il mister Lorenzetti mi ha spiegato che avrei ricoperto il ruolo di jolly tra posto 4 e 2. Ho giocato nel mio ruolo naturale contro Cisterna, ma mi sono allenato tantissimo ed ho giocato principalmente da schiacciatore. Mi è piaciuto anche colpire da zona 4, ma soprattutto allenarmi tutto l’anno a ricevere sulle battute di Kaziyski mi ha aiutato tantissimo a migliorare anche in questo fondamentale. Lorenzetti aveva visto in me le potenzialità per indirizzarmi verso una carriera di schiacciatore, ma alla fine delle sessioni mi mancava attaccare a tutto braccio, piuttosto che ragionare troppo sui colpi da mettere giù”.
Alla Folgore è stata costruita una squadra giovane, ma molto ambiziosa. Quanto è importante per te, essere da chioccia e punto di riferimento per i più giovani?
“Ho visto un po’ i nomi ufficializzati dalla società: non li conosco personalmente, ma tutti mi han parlato bene delle loro qualità. È una squadra giovane con tanta voglia di fare e dimostrare, ed è per me motivo di orgoglio poter essere un punto di riferimento per i giovani. Durante gli allenamenti sono abituato a dare sempre il massimo senza mai tirarmi indietro, e spero di trascinare con me tutto il resto del gruppo. La società ha allestito un organico ben attrezzato: anche la squadra B presenta dei prospetti molto buoni, per cui anche ci sarà un ottimo livello anche nel 6 contro 6 in allenamento, e questo sarà senz’altro molto importante. Ci siamo prefissi l’obiettivo di raggiungere i play-off, poi il campo sarà il giudice ultimo. Giochiamo quasi tutti per la prima volta insieme, e dovremo trovare amalgama, identità di squadra, ed un nostro gioco ben definito. Tutto questo si vedrà e migliorerà nel corso della preparazione, e poi toccherà sia all’allenatore che a noi atleti, dare il massimo per raggiungere traguardi importanti”.
Hai parlato con il mister, che impressione hai avuto?
“Ho parlato con lui qualche giorno fa: mi ha spiegato un po’ com’è stata allestita la squadra, e che l’obiettivo sarà quello di far bene, ed aiutarci a vicenda. Non lo conosco personalmente, ma mi ha fatto comunque una buonissima impressione. Cercherò di dare il mio contributo mettendo la mia esperienza al servizio della squadra, e sono felicissimo per la scelta fatta”.