(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) Ormai da cinque anni si sono fatti conoscere ed apprezzare. Ed hanno già portato un bel bottino di titoli e di medaglie. Chi sono? I ragazzi della Generazione Y del volley italiano.
Giulio Magalini è pronto a prendersi maggior spazio nelle rotazioni dei martelli a disposizione di Stoytchev dopo un anno alle spalle di Mozic e Asparuhov. Con la nazionale ha iniziato a frequentare stabilmente il gruppo dell’under 19 con la quale si è laureato campione del mondo. Cresciuto nelle giovanili di Verona, trova spazio tra i grandi a Trento in A3 e al Club Italia in A2 prima di far ritorno alla base nella stagione 2020/21. Ragazzo dotato di una grande solidità in tutti i fondamentali, negli ultimi impegni azzurri ha rivestito un ruolo chiave diventando uno dei giocatori più prolifici dell’ultimo europeo under 22. Nonostante gli ottimi risultati a livello giovanile il ragazzo di Verona non sta trovando tanto spazio in Superlega finendo spesso in panchina. Giocatore a cui manca ancora un pò di carisma per fare quel definitivo salto di qualità, ad oggi resta uno dei martelli più completi del panorama nazionale.
Dopo aver assaggiato la Superlega con la maglia di Ravenna Francesco Comparoni ha deciso di rimanere nel blasonato team romagnolo anche in A2 dopo una stagione discreta in campionato e un’ottima estate conclusa con la vittoria dell’europeo assieme al futuro compagno di squadra Alberto Pol. Centrale di grande presenza a muro e una discreta forza d’attacco, potrà migliorare nel secondo campionato per importanza in Italia in una squadra che vedrà i giovani al centro del progetto. Proprio assieme al martello toccherà a loro provare a riportare Ravenna in Superlega con l’aiuto dei elementi esperti e con giovani di grane qualitò come Bovolenta ed Orioli.
Nato opposto, giocherà da banda il prossimo anno in A2 con Motta Andrea Schiro, altro talento sfornato dalla fucina della Kioene Padova e che dopo l’europeo vinto andrà a cercare continuità con l’ambiziosa società di Treviso. Schiro non ha trovato grande spazio ma le sue qualità tecniche sono sotto gli occhi di tutti e il prossimo anno sarà la giusta occasione per dimostrare le sue qualità in un campionato di buon livello.
Dopo la positività al Covid di Paolo Porro è arrivata la chiamata ai Giochi del Mediterraneo anche per il neocampione europeo Leonardo Ferrato, palleggiatore in forza a Ortona. Una medaglia di bronzo che porterà con sé anche per la convivenza di reparto con un giocatore esperto come Falaschi, leader di un gruppo giovane e alle prime esperienze in maglia azzurra. Ferrato ha dimostrato abili capacità di gestione pur rimanendo oscurato dalla figura di Porro, primo palleggio sin dall’under17.
(fine terza parte – continua)