(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) Davide Gardini arriva alla Kioene Padova per fare un ulteriore step nella sua carriera pallavolistica. Il figlio d’arte sbarca in Veneto dopo una positiva esperienza nell’NCAA, il massimo campionato pallavolistico universitario degli USA. Gardini jr, martello dalle grandi dote tecniche oltre che fisiche, sarà una pedina importante nello scacchiere di Jacopo Cuttini.
In una società che da sempre valorizza i giovani Gardini avrà modo di crescere ulteriormente dopo l’esperienza americana e il passato nelle giovanili del Club Italia dove ha capito realmente le sue potenzialità da giocatore. Davide si è approcciato tardi al mondo del volley, iniziando il suo percorso a 14 anni dopo aver provato con il calcio. In una Superlega sempre più competitiva anche l’aspetto mentale conta e aver vissuto all’estero lontano da casa sicuramente aiuterà il classe 1999 a superare la pressione:
“Il fatto di poter andare a studiare in America l’ho sempre visto come un’opportunità da cogliere al volo. Il classico “ora o mai più”, perché fare quel tipo di esperienza era quello che volevo fortemente”. Gardini abbina buone doti offensive a una positiva solidità in ricezione, qualità fondamentali per provare a imporsi nel massimo campionato nostrano. Un bagaglio tecnico costruito con il lavoro anche grazie al supporto della famiglia: “I loro consigli sono importantissimi per me, poche parole ma estremamente significative e concrete. Mi hanno trasmesso un’etica del lavoro che cerco di riprodurre nella mia vita e che mi sta aiutando tanto nella quotidianità”.
Dalla Kioene Padova molti ragazzi hanno spiccato il volo, ultimi i millennials Bottolo e Gottardo, passati quest’estate nelle file dei tricolori a Civitanova. La speranza per Gardini è quella di fare un percorso simile attraverso il lavoro che lo aspetta a partire da questi giorni di inizio ritiro: “Credo siano fondamentali tre fattori: avere piccoli obiettivi da rinnovare mano a mano che vengono raggiunti, lavorare sempre al massimo dando il 101% e ritagliarsi dei momenti di distrazione e di svago. A grandi linee penso che queste siano dinamiche dalle quali è difficile prescindere”.