Per Alessandro Michieletto, domani a Lubiana, ci sarà l’esordio in un Campionato del Mondo. Per il giovane talento italiano è una nuova occasione per far vedere le sue qualità ed aumentare l’esperienza al massimo livello, già iniziata con la partecipazione ai Giochi Olimpici a Tokyo e il trionfo Europeo a Katowice.
Intervistato da Sergio Arcobelli per Il Messaggero, il “golden boy” della pallavolo italiana racconta l’inizio del torneo iridato.
PRIMA FASE – “Servirà vincere con il maggior scarto possibile, perché ci tornerà utile per gli accoppiamenti successivi. Abbiamo un girone di tutto rispetto. Canada e Turchia hanno giocatori che abbiamo conosciuto nel nostro campionato della Superlega. La stessa Cina gioca bene a pallavolo. Non è per nulla facile, come a molti può sembrare”.
EMOZIONE – “Sì, in effetti un po di emozione c’è. Stiamo per iniziare una competizione dal grande fascino, per questo siamo molto concentrati e carichi. L’emozione diminuirà quando si scenderà in campo e si penserà solo a giocare”.
PRESSIONE O MOTIVAZIONE – “Pressione no, anche perché c’è stata di mezzo la VNL (Volleyball Nations League). Lì abbiamo visto che ci manca qualcosa rispetto ai top team come Francia e Polonia, contro i quali abbiamo perso e che sono a mio parere le favorite del Mondiale. Da parte nostra, comunque, non c’è questo tipo di pressione. Sappiamo che le avversarie ci considerano un top team. Noi siamo abituati: giochiamo a nome dell’Italia. E siamo pronti a questo”.
