(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) Daniele Mazzone è pronto a iniziare il prossimo campionato con la maglia di Siena dopo quattro anni a Modena fatti di alti e bassi. Siena è una delle poche squadre che può contare su un roster completo già in questi giorni: “Il focus in questo periodo è sull’allenamento, c’è la sensazione come ogni anno di essersi dimenticati tutto accentuato quest’anno dal non aver fatto nulla in estate però pian piano si ricomincia a pieno ritmo”.
Mazzone non fa parte del nuovo ciclo di De Giorgi e dopo l’esclusione dai giochi di Tokyo non ha avuto più occasione di passare l’estate in azzurro: ”Non sono abituato a riscoprire una certa libertà nel poter vivere appieno i momenti con la famiglia e gli amici usufruendo effettivamente delle vacanze perché tra nazionale giovanile e nazionale maggiore non ho quasi mai sfruttato le vacanze”.
In rosa ci sono molti giocatori chiamati a un riscatto e in cerca di continuità come Pinali, Ngapeth e Ricci: ”Personalmente sono qua per costruire qualcosa. Qua a Siena hanno già affrontato un A1 che non è andata come volevano e noi invece vogliamo costruire qualcosa di solido quindi come obiettivo minimo dobbiamo salvarci. Il mio obiettivo personale però è quello di arrivare tra le prime otto, noi Milano e Monza secondo me rientriamo in quel range di classifica. C’è Petric che a livello umano credo sia uno dei migliori conosciuti in questo sport, sarà uno dei pilastri per creare il gruppo e lo vedo già con la fascia da capitano addosso”.
Mazzone è stato uno dei pezzi pregiati dell’ultima sessione di mercato ma la scelta di Siena ha allontanato altre possibili destinazioni: ”L’offerta di Siena è arrivata nel momento in cui Modena aveva appena concluso la parte di cessione della proprietà e quindi le cose si sono un pò incastrate nel modo giusto con Modena che tornava sul mercato e Siena che aveva appena acquistato il diritto sportivo”. Mazzone ricoprirà un ruolo importante essendo uno dei giocatori con più esperienza in Superlega: ”La squadra è completamente nuova e in questo nuovo sodalizio voglio essere uno dei protagonisti di questa squadra tornando sui miei livelli in attacco. Sono con due palleggiatori nuovi e quest’anno è ancora tutto da scoprire. I ragazzi per quel che ho visto sono dei gran lavoratori, io sarò chiamato a portare la mia esperienza sia dopo una vittoria che dopo una sconfitta e nel lavoro quotidiano in palestra”. Il centrale di Chieri ha ancora 30 anni e con una buona stagione si potrebbero riaprire le porte della nazionale: ”Onestamente quando hai tanta libertà dopo che non ne hai avuta per tanto tempo la apprezzi molto. Sinceramente nel futuro lascio tutte le porte aperte ma quest’estate mi è piaciuta molto. La nazionale ti regala tante emozioni come il Mondiale 2018 in Italia che è stata una delle emozioni più belle della mia vita però prepararsi stando lontano da tutti con il rischio di essere lasciati a casa non so se ne valga la pena”.
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