(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) L’Italia ha trionfato sulla Polonia e dopo 24 anni è tornata ad essere campione del Mondo. Impresa eccezionale di un gruppo di ragazzi, che Ferdinando De Giorgi ha saputo trasformare in una squadra vincente dodici mesi fa in Europa ed oggi nel Mondo.
E’ stato un successo tanto meritato da sembrare facile. Eppure hanno dovuto giocare e vincere sette gare, hanno battuto la Francia campione olimpico, ha dominato la Slovenia vice campione d’Europa, ha tolto il sorriso dalle labbra dai bi-campioni del mondo della Polonia, che in casa con il suo pubblico sognava di completare un tris che soltanto Italia e Brasile hanno compiuto consecutivamente nella storia di questo sport.
L’Italia ha giocato una finale semiperfetta, ha avuto soltato qualche minuto di sbandamento nel finale del primo set e lo ha pagato anche troppo care passando da un vantaggio di 21-17 ad un 22-25 che ha lanciato i padroni casa polacchi.
Forse proprio questa immeritata doccia fretta, ha scatenato ulteriormente Giannelli e compagni, che da quel moneto in poi sono divenuti padroni del campo, della partita e sono saliti sul tetto del mondo del volley. Uno dopo l’altro hanno visto Grbic mandare in panchina Kurek, Sliwka, il regista titolare Janusz. Semeniuk è rimasto in campo, ma la sua percentuale in ricezione (soltanto il 19% di perfetta) è stata di quelle che devono far preoccupare a Perugia.
L’Italia torna a dominare il mondo perché la sua squadra è composta da grandi atleti, grandi campioni, grandi uomini. Simone Giannelli ha giocato una finale da incorniciare chiudendo in bellezza un Mondiale da protagonista e con il premio di miglior regista e di Mvp dell’intero Mondiale. Insieme a lui fondamentale la prova di Fabio Balaso, un libero stellare; eccezionale Daniele Lavia che ha retto in piedi la squadra nel momento complicato ed ha confermato di essere un martello moderno e completo. Così come Alessandro Michieletto, che è partito con qualche difficoltà, ma nel fondamentale terzo set ha suonato la carica per arrivare alla coppa. Più o meno quello che ha fatto anche Yuri Romanò, che ormai non è più l’uomo nuovo della nazionale azzurra, ma un punto di forza della squadra di De Giorgi. Quando il suo sguardo pensieroso si è trasformato nelle espressioni “spavalde” che lo caratterizzano l’Italia ha iniziato a volare. Con loro c’erano un Simone Anzani tutta classe, colpi ed esperienza: Roberto Russo, che dopo tante sofferenze fisiche ha fatto vedere che è un vero campione nella gara più importante, sostituendo nel corso della finale un Gianluca Galassi premiato come uno dei due migliori centrali del torneo.
L’Italia è campione del Mondo, con merito nell’anno magico del volley italiano il nono oro è arrivato dai ragazzi di De Giorgi e si spera che il 10 pozssa arrivare il mese prossimo dalle donne di Mazzanti (che hanno già trionfato nella Nations League).
ITALIA-POLONIA 3-1 (22-25 25-21 25-18 25-20)
ITALIA: Anzani 8, Romanò 13, Lavia 21, Galassi, Giannelli 8, Michieletto 13. Balaso (L), Russo 4, Sbertoli, Pinali. Non entrati: Bottolo, Scanferla (L), Recine, Mosca. All. De Giorgi.
POLONIA: Kochanowski 6, Kurek 8, Semeniuk 11, Bieniek 10, Janusz 1, Sliwka 12. Zatorski (L). Kaczamarek 7, Lomacz, Fornal 5, Kwolek, Non entrati: Popiwczak (L), Klos, Poreba. All. Grbic
ARBITRI: Mokry (Svk) e Simonovic (Sui)