(Laerte Salvini per Ivolleymagazine.it) Giorgia Mazzon è pronta a guidare il nuovo ciclo di Montecchio nel prossimo campionato di A2 femminile. Alla seconda stagione nel suo Veneto, sarà una delle più esperte della rosa assieme al primo palleggio Bartolucci. Nonostante abbia solamente 24 anni affronterà la sua quinta stagione in A2 dove ha ricoperto sia il ruolo di martello che di opposto. Troverà Sinibaldi in panchina, ex vice a Chieri in A1: “Sono contenta di essere rimasta a Montecchio e con il coach mi sto trovando molto bene. Non lo conoscevo, ma già dalla videochiamata di quest’estate ho capito che avrei avuto un ottimo feeling. Mi piace perché è diretto e concreto e riesce sia ad avere una visione a 360 gradi sul gioco di squadra, sia ad inquadrare ogni atleta e a fare con lei un lavoro personalizzato. Così si riesce a crescere e a migliorare”.
Mazzon se è in giornata rappresenta una delle marcatrici più importanti della categoria: “Dopo l’infortunio che mi aveva costretta a un lungo stop, sono tornata con più grinta e voglia di fare: qualsiasi palla mi capiti sottomano la tiro. Quest’anno voglio trovare più colpi, più varietà di gioco. Mi piace far valere la mia individualità. Spesso mi accostano a Paola Egonu, perché, come me, anche lei è nata a Cittadella. Ma io non ho idoli e non voglio assomigliare a nessuno: mi piace spiccare per la mia personalità. L’anno scorso abbiamo chiuso al quinto posto e la prossima stagione mi aspetto un altro campionato di vertice, per essere poi pronte a giocarcela fino alla fine”.
Mazzon è chiamata a fare un ulteriore salto di qualità in un roster con un’età media molto bassa e che vede molti elementi nuovi alle prime esperienze con l’impegnativo campionato di A2 e che dovranno essere valorizzate dal lavoro di Marco Sinibaldi, ex vice di Bregoli.
Il Volley è un affare di famiglia in casa Mazzon, in famiglia oltre a Giorgia è stato giocatore anche il padre oltre che alla sorella gemella, attualmente impiegata come libero in Francia, e al fratello Riccardo, giocatore di A2 in forza a Bergamo.
Foto di Roberto Muliere
